/Corradetti: Di Francesco è il segretario che invece di ricomporre fomenta e divide
Corradetti: Di Francesco è il segretario che invece di ricomporre fomenta e divide
Il gruppo che lo sostiene e lo circonda nella conferenza stampa ha avuto una gestione maggioritaria del partito che ha visto rimanere fuori l'Alveare e l'avvocato Girardi, tutte responsabilità sulle quali anche lo stesso Di Francesco deve riflettere.
Ascoli - La replica alle critiche poste elettorali del segretario provinciale del Pd Antimo Di Francesco sulla mancata opposizione al sindaco Castelli sin apre con il capogruppo consiliare del Pd Stefano Corradetti. “E' piuttosto inusuale che consiglieri uscenti facciano una
conferenza stampa dopo una consultazione elettorale. Ed è di certo
inusuale addossare la responsabilità della gestione politica di
quello che è accaduto ad Ascoli totalmente a quella che è stata
l'opposizione al Comune di Ascoli - dice Corradetti - sapendo poi le possibilità di
incidere e le capacità comunicative. La nostra è una risposta chi
vuole coprire le proprie responsabilità, parlo del segretario Di
Francesco. Da quando è stato eletto non fa altro che gettare benzina
nel fuoco, non solo ad Ascoli ma anche in altre realtà cercando
sempre di alimentare queste divisioni fatte ad orologeria e mi pare
che il risultato complessivo purtroppo sia sicuramente negativo. C'è
una realtà come quella del Comune di Ascoli dove c'è un sindaco
forte, un sindaco uscente e di solito le maggiori difficoltà gli
possono derivare solo da divisioni interne alla sua parte mentre si
sa che la gestione del potere e della comunicazione favorisce chi
gestisce il potere. Siamo qui per ribadire la bontà di quanto fatto,
votando contro ma facendo anche proposte alternative alla
maggioranza (es. abbiamo sbugiardato il sindaco Castelli per aver copiato il
programma da Chiodi in Abruzzo, evidenziato l'acquisto della Mercedes, abbiamo
proposto i comitati di quartiere, i parcheggi da acquisire, tutte
cose disattese dalla maggioranza. Per la Sgl Carbon sono stati
presentati 7 emendamenti sulla proposta Restart, abbiamo puntato
sulla pedonalizzazione ampia del centro storico, c'è stata
opposizione contro i due mostri: l'ascensore di Porta Tufilla e il
parcheggio dietro il Tribunale, contro la rotatoria che deturpa la
zona monumentale di S. Emidio alle Grotte, sul dipinto di Mussolini).
Opposizione e proposte sul bilancio e il risanamento, con la gestione
diretta del fotovoltaico. La prova di quanto si è fatto sta nel
programma di Castiglia. Buona parte di quelle proposte sono riportate
all'interno di quel voluminoso programma che, è evidente, la città
non l'ha letto. Abbiamo avuto problemi di carattere politico e di
gestione: Di Francesco da quando si è insediato non ha fatto dal 14
novembre 2013 al 10 febbraio 2014 non ha fatto né una segreteria né
un'assemblea nel periodo dove tutto si è deciso nei vari Comuni. E
qui da noi, in particolare, il gruppo che lo sostiene e lo circonda
nella conferenza stampa ha avuto una gestione maggioritaria del
partito che ha visto rimanere fuori l'Alveare e l'avvocato Girardi,
tutte responsabilità sulle quali anche lo stesso Di Francesco debba
riflettere. Non è il gruppo consiliare che fa la propaganda, qui
abbiamo un'amministrazione con una decina di persone nello staff che
lavora anche a livello comunicativo (centinaia di miglia di euro). La
riflessione va fa fatta ma il primo che deve riflettere è il
segretario Di Francesco che doveva ricomporre e invece è il
segretario che divide e fomenta e solo in questo modo svolge il suo
ruolo. E' la stessa persona che si accredita i meriti del risultato
delle elezioni europee quando anche un bambino capisce che c'è una
strategia di livello nazionale e che il risultato deriva dall'azione
del governo Renzi. E Di Francesco è la stessa persona che se ad
Ascoli il centrosinistra fosse andato al ballottaggio sarebbe stato
il primo a venire a farsi delle fotografie e dire che era stato lui
determinante per il raggiungimento di quel risultato. Persona dalla
quale non ritengo di dover accettare delle critiche che se fatte in
modo costruttivo hanno un senso ma se fatte in modo strumentale
sempre per prevenire critiche negative sul fatto che il risultato in
provincia è negativo (in quattro o cinque Comuni il centrosinistra
ha perso) ed è ovvio che ci sia una sua responsabilità in questo”.
E Silvia Parlamenti della Lista Primavera di Ascoli pone alcuni accenti in questo filmato