Canzian: C'è un bando, proporrò alla Cooperlat di non chiudere la Coalac

Canzian: C'è un bando, proporrò alla Cooperlat di non chiudere la Coalac

Mantenere la realtà ascolana tenendo conto che: 1) è prevista l’apertura di un nuovo bando che può finanziare il settore latte. L’interesse della Regione è che vi sia un legame stretto tra il prodotto (il latte fresco) e il territorio (le Marche)

Ascoli - La vicenda Coalac è emblematica di qual è il modo in cui si fa politica nel Piceno. Dopo la sfuriata iniziale che ha visto Castelli e Ciccanti come capipopolo infuriati alla testa di trattori rombanti per le vie cittadine, nei due mesi successivi c’è stato da parte loro solo un assordante silenzio.
Ma i lavoratori della Coalac, il suo presidente e i sindacati sanno bene chi, nel silenzio e senza pubblicità, ha cercato e sta cercando di creare una condizione minima per ridare ruolo e speranza allo stabilimento ascolano.
Alla vigilia dell’incontro del 4 giugno eccoli di nuovo i nostri prodi a rivendicare e a chiedere alla Regione di risolvere il problema: indubbiamente una proposta rivoluzionaria… che non costa nulla! Certo che fare politica in questo modo è fin troppo facile, ma è anche vero che la pubblicità è l’anima del commercio.
Io fortunatamente faccio un altro mestiere. Sulla premessa che l’interesse della Regione è che vi sia un legame stretto tra il prodotto (il latte fresco) e il territorio (le Marche) e nel rispetto della piena autonomia gestionale della Cooperlat, nella riunione del 4 giugno proporrò al suo Presidente di mantenere la realtà ascolana tenendo conto che: 1) è prevista l’apertura di un nuovo bando che può finanziare il settore latte a patto che gli investimenti siano finalizzati alla trasformazione di prodotti DOP, IGP e QM; 2) nel nuovo PSR saranno previsti interventi tramite l’approccio di filiera che permetterà il finanziamento di pacchetti di misure tra cui interventi di ammodernamento delle aziende agricole, delle imprese di trasformazione, comprese anche quelle del settore latte, interventi per sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie. Sono convinto che sia possibile, soprattutto evitando contrapposizioni tra i diversi territori (Iesi e Ascoli), discutere di una prospettiva diversa rispetto a quella presentata due mesi fa.