Ascoli - "Al segretario provinciale Di Francesco
ricordo
che nel 2009, quando avvenne l’ incredibile sconfitta del Pd che consegnò
Provincia e Comune di Ascoli a Celani e (guarda caso!) a Castelli, questo
territorio esprimeva anche allora il vicepresidente della Regione, peraltro appena dimessosi per fare il parlamentare in
una lista bloccata! Si è accorto Di Francesco che in questa tornata elettorale
abbiamo perso Castel di Lama, Colli del Tronto, Monsampolo, Montalto?
O si
accontenta di aver riconfermato Castorano, e posso immaginare il perché!
Si è
accorto di come è ridotto il partito a S.Benedetto del Tronto?
E il responsabile
degli enti locali Merli, lo è di tutta la provincia meno che di Ascoli?
La
responsabile dell’organizzazione Casini, è di Ascoli o di fuori?
O sono lì solo
per tentare di candidarsi alle elezioni regionali e politiche prossime! Il
giovane Terrani si ricorda che dopo pochi mesi dalle elezioni del 2009 cominciò
a chiedere le mie dimissioni da consigliere comunale fino a formalizzarle alla
Commissione di garanzia regionale del partito per una mia presunta quanto
inesistente incompatibilità?
Ma
non provate nessun imbarazzo nel
rivendicare lo straordinario successo del Pd di Renzi alle
europee dopo che solo qualche mese fa
avete invitato i cittadini a boicottare le primarie per eleggere il segretario
regionale del partito creando sconcerto e disorientamento nel nostro
elettorato? Ma Di Francesco sa che cosa significa fare opposizione in una città
storicamente amministrata dal centrodestra come Ascoli? Sa che avevamo a che fare con un sindaco al
primo mandato che, come è statisticamente dimostrato, può perderle solo lui le
elezioni?
Che su temi fondamentali per la città come la Sanità, invece di
dimostrare una reale capacità di governare problemi complessi ed indicare noi
proposte e soluzioni, pur di dare addosso al sottoscritto e alla Regione di cui
il Pd è componente fondamentale, esponenti autorevoli del partito che oggi
pontificano hanno abbracciato la demagogia e la strumentalità.
Altro che opposizione debole! Sulla Saba, il
Polo universitario, Sgl Carbon, la farsa dell’Unesco e su altri temi decisivi
per lo sviluppo della città siamo stati, insieme all’Alveare, gli unici a
tenere la barra dritta.
Invece di parlare di fair-play, di trasversalismo con
Castelli, indichi fatti e circostanze se li conosce, e non usi un linguaggio
che in Sicilia si chiama in altro modo! Certo, abbiamo subito una sconfitta
pesante che deriva anche da un limite grave della nostra azione che è stato
quello di aver trascurato il confronto e il contatto con i cittadini pensando
che sarebbe stato sufficiente essere o comunque apparire uniti dimenticando che
l’unità del partito è solo la premessa e non l’obiettivo.
L’aver quasi
sempre agito ed essere stati percepiti come singoli e quasi mai come un
gruppo di persone con lo stesso linguaggio e le stesse idee sui temi
fondamentali per la città.
Essere stati impegnati più a demolire che a
costruire. Che ci siano vari livelli di responsabilità in questa sconfitta è
evidente ed io mi prendo per intero la mia parte, ma nessuno provi a tirarsi
fuori per beceri calcoli personali!
Se è necessario rinnovare con decisione il
partito facciamolo! Sapendo però che tutti, ma proprio tutti siamo in
discussione!".