Ascoli - "E’
sconfortante
leggere le dichiarazioni sprezzanti del sindaco Guido Castelli sulla
scelta della Regione Marche di promuovere all’Expo 2015 il festival
del pesce azzurro “Anghiò” che si svolge a San Benedetto del
Tronto, piuttosto che un’iniziativa promossa ad Ascoli.
Castelli
ha perso un’occasione per evitare che il più bieco campanilismo
incentrato sulla trita rivalità “Ascoli – San Benedetto”
prendesse il sopravvento, imbastendo una polemica che va nella
direzione esattamente opposta a quella che tutti vogliamo perseguire,
alcuni evidentemente a parole, cioè quella di una promozione del
territorio nella sua complessità, perché l’offerta di paesaggi,
architetture, benessere non può che essere integrata su scala
intercomunale.
Seguendo
il ragionamento del sindaco di Ascoli, San Benedetto del Tronto e i
Comuni della costa si sarebbero potuti lamentare quando nello spot di
promozione regionale con testimonial Dustin Hoffman non sono comparse
immagini della Riviera delle Palme. Abbiamo compreso infatti che
l’obiettivo era esaltare il “valore Marche” nel suo insieme e
per la stessa ragione abbiamo plaudito alla scelta di organizzare la
mostra “La città ideale” alla Galleria Nazionale delle Marche di
Urbino e appoggiato la scelta di candidare Urbino capitale europea
della cultura 2019.
In
ogni occasione che l’ha vista protagonista, San Benedetto non ha
mai mancato di valorizzare l’intero Piceno: è successo
coinvolgendo la città di Ascoli quando si è svolto il test match di
rugby “Italia – Isole Samoa” o quando mi sono battuto perché
la città partner di San Benedetto nei campionati del mondo di
pattinaggio fosse Ascoli quando erano in ballottaggio Senigallia e
Roseto o quando organizziamo escursioni per far conoscere tutto il
territorio alle tante delegazioni nostre ospiti.
In
tutti gli strumenti di comunicazione e promozione turistica di San
Benedetto, dalle brochure ai video che diffondiamo nelle missioni
all’estero, non manchiamo mai di promuovere la città di Ascoli e
il Piceno, dal mare alla montagna. Questo perché condividiamo la
politica turistica della Regione, che siamo certi si confermerà
vincente anche nelle scelte fatte per l’Expo 2015, di promuovere i
“turismi” delle Marche.
Per
fare un altro esempio, mi sono battuto per avere a San Benedetto la
“Grande Opera” ma quando, per un’incomprensibile decisione, la
Fondazione Carisap ha deciso realizzarla a Grottammare, non ho
esitato a schierarmi al fianco dell’allora sindaco Luigi Merli.
Oggi riconfermo la mia solidarietà a Enrico Piergallini dinanzi alle
ultime notizie che sembrano mettere in discussione la veloce
esecuzione dell’opera.
Evidentemente
ragionare in un’ottica di apertura del territorio non è l’opzione
scelta da Castelli, che preferisce arroccarsi nel proprio “borgo”
utilizzando toni sprezzanti che, oltretutto, denotano scarsa
conoscenza del tema (quello del pesce azzurro è un mondo vasto,
ancora da esplorare, fonte di cultura: altro che “sardelle”…)
Mi
auguro che si sia trattato solo di una caduta di stile dettata dalla
foga degli ultimi giorni di campagna elettorale e dal desiderio di
catturare la benevolenza di frange estremiste e retrograde
dell’elettorato.Auguro
alla Città di Ascoli Piceno che chiunque vinca le elezioni sappia
essere amministratore autorevole e non autoreferenziale, aperto al
territorio e lungimirante perché insieme dobbiamo affrontare sfide
grandi che richiedono apertura mentale e culturale. Solo ragionando e
operando con questi criteri si può uscire, tutti insieme, dal
momento di difficoltà che stiamo vivendo".