"InAscoli" punta su Università e Pericle Fazzini

"InAscoli" punta su Università e Pericle Fazzini

Il Monumento al Pescatore sarebbe una possibile e intelligente “exit strategy” per la Fondazione Carisap, dopo il fallito tentativo di riqualificare l’area dell’ex stadio Ballarin

Ascoli - La lista “inAscoli – con Miki Girardi”, lancia una duplice sfida per il territorio, con una proposta inedita. Nell’incontro di oggi 20 Maggio, con ospiti Fabio Renzi della Fondazione Symbola, Luigino Quarchioni di Legambiente Marche, Francesco Ferrante di Green Italia, la lista “inAscoli” formula due proposte per l’intero territorio piceno sviluppate assieme a Riccardo Corato, esperto di Comunicazione e realizzatore di grandi eventi su scala internazionale.
E’ stata già approfondita l’analisi delle biasimevoli scelte effettuate negli ultimi anni dalla Fondazione Carisap nel primo dibattito del 15 Maggio 2014.
Quali: 

la spesa di almeno dieci milioni di euro per l’acquisto di appartamenti all’interno di grattacieli in costruzione all’Eur di Roma;

la cessione del palazzo di pregio (Sgariglia) nel centro storico di Ascoli ad una banca di affari;

la partecipazione al consorzio Restart sostenendo la costruzione di 1200 nuovi e inutili appartamenti;

il progetto ANIMA - edificio multifunzionale in realtà privo di funzione - del costo di almeno 25 milioni di euro, a Grottammare, nell’alveo del Tesino.

Le proposte:

● dare attuazione alla vocazione universitaria della città di Ascoli aumentando i corsi e l’offerta formativa, privilegiando la Facoltà di Architettura e di Agraria, individuando l’area ex-Carbon come sede di un campus universitario (residenze per studenti, luoghi per la didattica, strutture sportive, spazi pubblici per mostre e conferenze), con forte investimento da parte della Fondazione Carisap, che invece ad oggi ha chiuso i rubinetti all’università ascolana;

● recuperare un progetto straordinario e dimenticato di Pericle Fazzini, e cioè il “Monumento al Pescatore”, ultima grandiosa “utopia” dell’artista piceno.

Il Monumento al Pescatore

Il bozzetto fu realizzato nel 1969, anno dell’autunno caldo operaio e studentesco, e venne donato al Comune di San Benedetto nell’aprile del 1970. Da collocare alla foce del Tesino, l’opera dovrebbe essere punto di arrivo di un parco fluviale che percorra tutto il Tesino dalle colline verso il mare.

L’opera costerebbe meno della metà di quanto preventivato per realizzare il progetto dell’archistar Bernard Tschumi, incaricato dalla Fondazione Carisap, e che, per sua stessa ammissione, neppure conosceva Pericle Fazzini e le sue opere fino a pochi mesi fa.

Il Monumento al Pescatore sarebbe una possibile e intelligente “exit strategy” per la Fondazione Carisap, dopo il fallito tentativo di riqualificare l’area dell’ex stadio Ballarin.

Il Monumento al Pescatore nella descrizione dello stesso Fazzini che accompagna il bozzetto è una “ …una forma monumentale che nasce da una grande vasca collegata ai bordi da cinque passerelle, due delle quali di accesso alle due scale che portano sopra i quattordici metri di altezza alla bella vista del mare da cui nasce il basamento della vela”, vela stilizzata, sensibile alle correnti d’aria, per un’altezza complessiva che sfiora i ventisei metri.

La celeberrima e monumentale scultura di Pericle Fazzini “La Resurrezione”, sita nella sala Nervi in Vaticano - alle spalle del Pontefice che ogni mercoledì incontra i fedeli - dovrebbe fungere da nesso col Monumento al Pescatore, che per dimensioni grandiose, tecniche di realizzazione, forza e unicità del segno stilistico darebbe un ritorno certo nella promozione del territorio piceno, nelle ricadute positive sul turismo e sull’economia del comprensorio costiero e anche per la Fondazione Carisap, la quale vanterebbe pochi altri precedenti al mondo.