M5S: quanto vale l'autorità di un sindaco a Camerino?

M5S: quanto vale l'autorità di un sindaco a Camerino?

Il MoVimento 5 Stelle ha segnalato al sindaco Dario Conti una grave irregolarità presente nello statuto del comune: le sedute delle commissioni consiliari permanenti per legge ( 267/2000) devono essere pubbliche, a Camerino non lo sono

Chi è seduto sugli scranni del consiglio comunale? Forse non li conosciamo, o forse sono questi signori che non conoscono i cittadini che rappresentano, o, addirittura, la legge stessa che si trovano ad applicare? Il MoVimento 5 Stelle di Camerino ha provveduto a segnalare al sindaco Dario Conti una grave irregolarità presente nello statuto del comune: le sedute delle commissioni consiliari permanenti, molto influenti nel processo amministrativo, per legge ( 267/2000) devono essere pubbliche.
A Camerino non sono pubbliche, proprio secondo statuto. Benché il primo cittadino abbia chiesto la modifica dello stesso in consiglio comunale a febbraio, senza successo, dopo più di un mese e mezzo la proposta non è passata neppure ad aprile, per una prima seduta andata deserta, ed una seconda, stavolta disertata nel voto.
E pensare che si tratta solo di un “innocuo e normale” adeguamento alle norme vigenti. Temiamo che il comportamento quotidiano di certi amministratori abbia seguito la stessa non-logica anche negli ultimi 5 anni.
Ci chiediamo il perché di tanta reticenza, forse colpevole, certamente consapevole, che a pensar male si fa peccato, ma.. Traspare la totale mancanza di trasparenza (consentiteci il gioco di parole), oltre che una spiccata volontà di mantenere un certo status di “segretezza”.
Tra defezioni, assenze, sedute consiliari andate deserte, traspare anche un paradosso: la stessa maggioranza, in barba alle richieste del sindaco, ha contribuito in modo palese quanto penoso al misero fallimento del processo amministrativo: con  il consigliere Luzioli, per esempio, autore di una deliziosa doppietta, assente a febbraio e sgattaiolato via prima del voto ad aprile, e col Consigliere Salvucci, astenutosi nella votazione di febbraio, senza un apparente motivo valido a supporto. Si dimostra un tangibile atteggiamento offensivo nei confronti del ruolo che si è assunto, del mandato che si ricopre, e dei cittadini che si dovrebbe rappresentare.
Non si viene meno ad un obbligo politico, ma istituzionale, sottraendosi alle più elementari norme di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, sottostando a non si sa quali giochetti personali/elettorali. Forse, che i consiglieri abbiano di meglio da fare? Forse una capatina d’urgenza in farmacia? E quanto vale l'autorità di un sindaco a Camerino?
Non lo sappiamo, ma rabbrividiamo al pensiero che taluni “birichini”, più o meno consapevoli, possano ripresentarsi alle elezioni di maggio. Speriamo, in cuor nostro, che cresca in loro un minimo senso di vergogna, nonostante lo scarso rispetto dimostrato verso le istituzioni. Statuto e regolamento del consiglio comunale restano fuorilegge. Ma noi restiamo fiduciosi, in fondo, che per conoscere amministratori futuri, presenti e passati, non è mai troppo tardi.

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