Spacca: No a soppressione Direzione Generale del Mibact nelle Marche

Spacca: No a soppressione Direzione Generale del Mibact nelle Marche

Marcolini: La Regione Marche ritiene un errore una simile eventualità e si appella al neo ministro alla Cultura Dario Franceschini

La Regione Marche dice un no deciso alla soppressione della Direzione Generale (Dg) del Ministero dei beni e delle Attività culturali nelle Marche. Il relativo decreto, attualmente al vaglio della Corte dei Conti,  prevede l’eliminazione della Dg anche in altre quattro regioni.

“La soppressione della Direzione Generale del Mibact nelle Marche – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - è inaccettabile. Quanto previsto nel Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che regola al Capo IV, art. 7, comma 2-bis, la riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, sulla scorta della spendig review, rappresenta una penalizzazione immotivata che va rivista. Un simile fatto, oltre a creare disparità di trattamento tra le varie regioni, priverebbe di autonomia tecnica e scientifica un territorio non secondo agli altri per patrimonio paesaggistico, artistico e architettonico e per ricchezza di beni culturali, su cui, tra l’altro, le istituzioni locali intervengono spesso con fondi propri, sopperendo già nella situazione attuale alle mancanze dello Stato centrale e del Ministero”.

“La proposta di riorganizzazione del Mibact in discussione – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini - va profondamente modificata, rivedendone i criteri, evitando improduttive centralizzazioni burocratiche e salvaguardando le peculiarità culturali dei territori rispetto all’applicazione di parametri riduttivi. La Regione Marche ritiene un errore una simile eventualità e si appella al neo ministro alla Cultura Dario, Franceschini, perché si faccia carico di una correzione sostanziale che garantisca la massima razionalità nelle decisioni e tuteli la realtà territoriale marchigiana, oltre che l’equilibrio complessivo dell’organizzazione ministeriale periferica”.

 


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