“Il nuovo modello di sviluppo delle Marche trova compattezza in una rete capace di mettere da parte individualismi e campanilismi. Serve un cambio culturale e di prospettiva per rilanciare la regione sul piano politico, economico e sociale. Un Capoluogo forte è condizione di rilancio di una regione forte.” Così Gianluca Busilacchi, Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Salute, è intervenuto nel pomeriggio di oggi (28 marzo) ad Ancona al Convegno organizzato a circa sei mesi dall’approvazione della legge 31/2013, “Iniziative regionali per il rilancio della città di Ancona capoluogo.”
Quale
il peso e il valore economico e sociale dell’essere capoluogo di
regione rispetto al resto di quella più vasta comunità di appartenenza
che sono le Marche?
Quali le azioni da mettere in campo a livello
regionale ed europeo per consentire ad Ancona di rispondere ai compiti
“pesanti” che sostiene proprio per il suo essere capoluogo e fulcro
della Macro Regione Adriatico – Ionica ? Queste le domande poste dal
convegno, organizzato dal Gruppo Pd della Regione Marche, in
collaborazione con quello comunale, nella ex Sala Consiliare del Comune
dorico.
“Una legge – ha proseguito Busilacchi, primo firmatario della proposta – che cerca da un lato di sanare quella contrapposizione campanilistica che esiste tra il capoluogo e il resto del territorio regionale e dall’altro di valutare scientificamente i costi reali che la città sostiene proprio per rivestire questo ruolo di centralità. Costi che devono essere tenuti in considerazione nel momento in cui si rendono, concreti gli atti d’intervento e di programmazione economica regionale e europea. Soprattutto quando Ancona riveste un ruolo di primaria importanza nella costituenda Macro Regione Adriatico – Ionica.In questo contesto è più che mai indispensabile fare squadra per rafforzare tutta la comunità marchigiana.”
In che modo?. Attraverso progetti concreti come il rilancio di Fincantieri, mettendo in campo un progetto di nuovo piano industriale per la costruzione di navi a gas metano liquido (progetto cui è legata una mozione del Consiglio regionale) come occasione di rilancio di tutto il distretto meccanico della Vallesina. Attraverso progetti turistici legati al parco del Conero e all'Area marina Protetta e al trasporto (porto, interporto, aeroporto).
Ma anche progetti legati alla salute e al welfare con l'Ospedale regionale Polo dell'Agenzia nazionale della terza età e ovviamente ai settori in cui innovazione si lega ai saperi e alla cultura.
Ancona è sede di 23 istituzioni pubbliche, 14 sedi diplomatiche, l’Ospedale regionale, l’Università con i suoi 17 mila studenti, il porto a servizio di tutta la regione con 8 milioni di tonnellate di merci, 150 mila tir in transito, 1 milione e 200 mila passeggeri. Con un parco circolante di 67 mila veicoli e una rete di trasporto pubblico locale che porta ad Ancona 41 vetture per Kilometro/abitante l’anno con 116 passeggeri per ogni abitante.
Questi, solo alcuni numeri per comprendere che molti sono gli oneri che la città paga per essere capoluogo e cui si deve far fronte.