Da aprile infatti, per effetto dei tagli imposti dal "Decreto del Fare" dello scorso giugno, 24 mila lavoratori, dipendenti in tutta Italia di cooperative che gestiscono le pulizie negli istituti scolastici, rischiano di trovarsi senza lavoro o con una paga drasticamente ridotta.
Una situazione insostenibile che nella nostra provincia vede potenzialmente coinvolti oltre un centinaio di lavoratori, la maggior parte donne che prestano il loro prezioso servizio nelle strutture scolastiche di ogni ordine e grado. Ampio e molto partecipato il dibattito nell'aula consiliare di palazzo San Filippo gremita da lavoratrici, rappresentanti sindacali e amministratori che hanno espresso forte preoccupazione e allarme per le riduzioni orarie previste nei nuovi appalti che, oltre a penalizzare e precarizzare ulteriormente il personale potrebbero causare gravi disservizi nelle pulizia delle scuole con ripercussioni negative sulla qualità del servizio anche a danno degli alunni e di tutto il sistema scolastico.
Il Consiglio Provinciale ha approvato all'unanimità una mozione presentata dai consiglieri Massimo Rossi, Illuminati, Binari, Cardilli e Corradetti, condivisa da tutta l'Assemblea consiliare, a partire dal Presidente della Provincia Piero Celani che ha proposto e fatto inserire un apposito emendamento volto a rafforzare l'incisività e l'efficacia del documento.
Nell'emendamento del Presidente Celani il Consiglio "invita gli amministratori locali, ed in particolare i sindaci dei Comuni della nostra provincia a valutare se, venendo meno questo servizio gestito dalle lavoratori ex LSU vengano meno anche le condizioni minime igienico-sanitarie dei singoli plessi scolastici mettendo a rischio la salute degli alunni e degli operatori scolastici assumendo quindi le determinazioni conseguenti fino ad ordinare la chiusura dei plessi scolastici".
"Mi auguro che il Presidente del Consiglio Renzi - ha affermato Celani - che si dimostra tanto sensibile al mondo della scuola annunciando cifre sbalorditive per l'edilizia scolastica, dimostri altrettanta sensibilità oltre che per i contenitori materiali, anche per chi vive ed opera quotidianamente nelle scuole a partire dalle lavoratrici che, con grande abnegazione e sacrificio, curano la pulizia delle strutture contribuendo in maniera determinante al benessere degli studenti e dei docenti".
Nel documento sottoscritto dal Consiglio si impegna il Presidente della Provincia a promuovere, in sinergia con le istituzioni locali e scolastiche l'Upi e l'Anci un fattivo intervento sul Governo e sul Ministero dell'Istruzione affinché si trovi una soluzione definitiva al problema cancellando i tagli previsti allo scopo di evitare una situazione disastrosa per la qualità dei servizi di pulizia nelle scuole e per riconoscere ai lavoratori coinvolti il diritto al lavoro e ad un salario adeguato, dopo anni di precariato e incertezze.