I tempi per la decisione sono però strettissimi, arriverà al massimo entro fine mese, ma c'è chi giura che sia solo una formalità.
C'è una presentazione pubblica di Green Italia ad Ascoli con Micaela Girardi ha ritirato la sua candidatura e è appena uscita dal Pd, vuol dire che ora c'è una candidatura Green Italia per le prossime amministrative?
«Io penso che l'azione politica per Ascoli in base ai temi individuati da Green Italia sia importantissima – dice Micaela Girardi - perché Ascoli di far diventare incisivi nell'azione amministrativa questi temi ne ha profondamente bisogno.
Da qui all'impegno per le amministrative ce ne passa. I tempi saranno prudentemente valutati per capire come questa azione politica possa esplicarsi.
Non c'è nessuna urgenza o fretta di voler fare cose se non le si costruisce con una certa concretezza. Né c'è un essere rinunciatari o arrendevoli rispetto ad una città che da molti che ne hanno la responsabilità viene trattata in modo un pò vile, a mio avviso. Quindi né arrendevolezza né eccessiva fretta nel fare cose se le cose non vengono fatte con una concretezza nella proposta.
Ho seguito a distanza la voglia di costruire Green Italia - spiega Girardi - credo sia un fatto significativo a livello nazionale e locale, ad esempio per una città come Ascoli che nella sua evoluzione urbanistica economica possa intraprendere le scelte giuste e appropriate cosa che purtroppo secondo me, e non solo secondo me, è stata negata a questa città.
Quindi il modo di fare azione politica rifuggendo da da gruppi di potere che si fronteggiano, forse con fare rinunciatario per una città che viene etichettata tradizionalmente di centrodestra e quindi sulla quale il centrosinistra purtroppo ha un atteggiamento da molti anni perdente in vario modo e per vari profili. Penso che sia utile andare avanti, essere propositivi, costruire, cogliere tutte le forze e tutte le energie che sono coerenti e in linea con quelle che sono le nostre aspirazioni per la città».
Ad illustrare il perché di questa nuova forza politica è Francesco Ferrante, già senatore del Pd, e Direttore nazionale di Legambiente. «Green Italia è nata il primo marzo - dice Ferrante - su impulso di un gruppo di persone che ha pensato e ritenuto che nel panorama dell'offerta politica italiana mancasse in maniera evidente una forza che si proponesse di rappresentare insieme i sentimenti, le sensibilità, la voglia di un ambiente migliore, che oggi trovano spazio nelle attività delle associazioni ambientaliste.
Eppure a fronte di questa vitalità non c'è una rappresentanza in politica di queste sensibilità. E d'altra parte però, cosa che è nuova rispetto ad altri periodi storici, è cresciuta in questi anni una parte di sistema economico, di imprese che ha scommesso su green economy, energie rinnovabili, chimica verde, tutto ciò che è innovazione e che di nuovo non trova rappresentanza.
Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di costruire una nuova rappresentanza che è Green Italia. Con elementi distintivi come il codice etico (non si può aderire se si è in una situazione di illegalità) e uno statuto che preveda la consultazione continua con tutti gli iscritti e garantisca la possibilità alle iniziative territoriali di aderire ad una rete mantenendo la propria autonomia».
Roberto Della Seta (ex parlamentare del Pd, anche lui, e presidente di Legambiente) aggiunge : «L'idea di guardare all'Europa come luogo irrinunciabile per trovare un ruolo da protagonisti. Non nasce contro nessuno.
Fatta da persone con storie politiche molto diverse e persone che non hanno storie politiche alle spalle. E ci misureremo nell'unico campo in cui in democrazia ci si misura con il consenso».