Sono: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Per Ascoli, Forza Ascoli, Ascoli nel Futuro, Cuore di Ascoli, Con Ascoli e il suo territorio, Naturalmente Ascoli, Ascoli con Castelli e Pensiero Popolare Piceno. E di fronte ad una platea stracolma di persone il sindaco Guido Castelli inizia la campagna elettorale segnata dallo slogan “Per fare ancora di più”.
«Siamo al 12,9% di disoccupazione e 42,5% di disoccupazione giovanile ... non ad Ascoli, in Italia, questo il quadro - dice Castelli - Siamo in una guerra mondiale è la guerra mondiale del lavoro, non ci sono le bombe, non ci sono gli aerei, c'è una disoccupazione e una povertà che noi non abbiamo mai perso di vista. Cosa può fare il Comune? - si chiede il sindaco Guido Castelli - Non abbiamo strumenti diretti pero' con le opere pubbliche abbiamo speso 65 milioni in 5 anni. E ogni euro che si riesce a veicolare nel circuito dell'edilizia si dice che venga moltiplicato per sei volte. Hanno lavorato 280 imprese e quindi abbiamo dato reddito a 2.500 persone.
Non è la soluzione del problema. Seconda cosa le tasse. In Italia sono aumentate dell'80 per cento. Ad Ascoli abbiamo fatto una scelta, una cura dimagrante, ma cosi abbiamo portato l'imu di Ascoli ad essere la più bassa d'Italia. Per il lavoro abbiamo introdotto la zona franca comunale per cui dal 2010 non pagano imu e tares tutte le aziende di nuova costituzione.
C'è costato 230 mila euro di minor gettito, ma riteniamo di aver fatto una cosa intelligente. E' per questo ad esempio che la “Maflow”, che era in crisi ed è stata rilevata dai polacchi, grazie anche a questa misura è riuscita a mantenersi.
Poi c'è una terza cosa di cui vado orgoglioso: noi non abbiamo ridotto di un millimetro le protezioni e le tutele sociali, né i servizi per disabili, anziani, bambini. Abbiamo cioè avuto molta attenzione per chi ha di meno.
E c'è la quarta cosa ed è la nuova economia su cui questa città può fondare un pezzo importante del proprio futuro: mi riferisco al turismo, alla cultura e all'università.
Noi siamo seduti su un pozzo di petrolio, noi dobbiamo solo farla conoscere questa città. Perché chiunque ci viene in questa città dice che è la più bella del mondo. Abbiamo fatto questo, abbiamo avuto un risultato che è il più incredibile che in Italia si sia registrato.
Le Marche che sono andate benissimo hanno avuto + 2% nel turismo. Ad Ascoli Piceno abbiamo avuto +17,54 %. Mi chiamano i miei amici sindaci e mi chiedono “cosa avete fatto?”. Niente avevano fatto tutto i nostri antenati. Bastava tirarla fuori dal cassetto questa città».
In un video Castelli sintetizza l'operato di 5 anni di amministrazione: dalla cura e dall'illuminazione del teatro romano al Forte Malatesta, alla Sala Cola dell'Amatrice e i 100 cantieri attivati in città compreso il restauro di Palazzo Sgariglia nel quale ventisette coppie potranno usufruire di un affitto calmierato (Housing sociale).
A dar man forte il presidente della Provincia Piero Celani che conferma l'appoggio a Castelli (sullo schermo passano le foto degli abbracci con Castelli al momento della su elezione a sindaco), si mette a disposizione di tutti i candidati e «alla sinistra che vuole seminare zizzania cercando di insinuare divisioni nel centro destra dice che il Pd non si è autodistrutto ma l'ha distrutto il centrodestra con quello che ha fatto in questi anni di governo, perché il potere logora chi non ce l'ha». Poi il messaggio “agli amici del Map” perché pensino a un percorso comune con il centrodestra.