«Perché siamo riusciti in questa impresa? E' stato fondamentale – dice Crescenzi – che fin dal primo bilancio, quello del 2010 abbiamo puntato sul massimo rigore, sul controllo di gestione e sulla riduzione del debito. E a fronte di una riduzione dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione per 11 milioni e mezzo il controllo di gestione ha consentito una riduzione delle spese correnti, dei costi della politica, in modo vero e non virtuale. Nonostante questa situazione abbiamo eliminato una tassa come la Cosap e non l'abbiamo reintrodotta pure se c'era bisogno di ulteriori risorse. Chiudiamo il 2013 con un avanzo di bilancio che ci permette una liquidità di cassa. E, soprattutto, non si è toccato minimamente il personale. Qui la politica ha avuto un effetto positivo e virtuoso».