Lavoro, assistenza, rinnovamento, riqualificazione ambientale e cultura, questi sono i cinque “candidati” di Sinistra Ecologia e Libertà di Ascoli Piceno per le elezioni amministrative del 25 maggio.
Mentre la crisi economica, causata dalle ricette liberiste della destra europea, si ripercuote a livello locale con le conseguenze disastrose che sono sotto gli occhi di tutti (disoccupazione alle stelle, licenziamenti, ultra-precarietà del lavoro giovanile, assenza di diritti, assenza di aiuti pubblici e di prospettive per una generazione rasa al suolo dalle politiche di austerità e carenza di assistenza per i più deboli, per gli anziani e per i disabili) la città di Ascoli Piceno non merita di subire anche lo spettacolo ingeneroso di un dibattito tutto avvitato sui nomi e privo di sostanza programmatica.
Non c'è tempo da perdere e una città senza più prospettive, in cui gran parte della nuova generazione è costretta all'emigrazione mentre chi resta si trova indifeso di fronte alle ingiustizie del presente, chiede scelte di campo coraggiose e parole limpide e chiare.
Il circolo di Sinistra, Ecologia e Libertà di Ascoli Piceno CONTINUA IL SUO LAVORO PER LA COSTITUZIONE di una lista unitaria di “Sinistra” per Ascoli Piceno, una lista “Aperta” per i diritti e per il lavoro, per la cultura e per la riqualificazione ambientale, sul modello vincente di Giuliano Pisapia a Milano e di Ignazio Marino a Roma.
Non una federazione di partiti organizzata nelle stanze chiuse delle piccole dirigenze ma un progetto ampio e alla luce del sole per interpretare le aspettative, i bisogni dei cittadini tutti.
Continuando il percorso già avviatoi, saranno presto indette tavole rotonde e assemblee partecipate, aperte a tutta quella Sinistra diffusa fatta di movimenti e associazioni, ma anche di singoli individui che hanno ancora voglia di credere che un futuro di solidarietà, giustizia e libertà sia possibile.
Con il metodo della partecipazione intendiamo costruire un programma di rinnovamento radicale della città e attraverso i social network e il web costituiremo una rete di dialogo anche con tutta quella Ascoli invisibile perché costretta dall'assenza di lavoro a emigrare in altre città d'Italia o del mondo.
Solo con una forte lista “sinistrAPerta” , legata alle questioni del lavoro in tutte le sue forme:
tutelato e non tutelato compresa la disoccupazione, potremmo cercare di risolvere i problemi veri che affliggono la nostra città.
Cambiare Ascoli è possibile: “basta volerlo”. Ed è anche semplice: “basta farlo”.