Grazie alla dichiarazione, alle Marche vengono assegnati circa 15 milioni di euro destinati prevalentemente agli interventi di somma urgenza necessari per ripristinare le principali infrastrutture danneggiate e per rimborsare a Comuni e Province le risorse spese per tali interventi.
“Un ringraziamento al Governo per la sollecitudine con cui ha risposto alla nostra richiesta di riconoscere l’eccezionalità degli eventi meteorologici di novembre – dice il presidente Spacca – La dichiarazione dello stato di emergenza si accompagna allo stanziamento di 15 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quelli già erogati nelle ultime settimane dello scorso anno: 20 milioni per l’alluvione del 2011 e la neve del 2012 e 10 milioni per l’alluvione 2012.
Il Governo regionale si era attivato con grande rapidità per espletare tutte le azioni necessarie all’ottenimento dello stato di emergenza, che consente ai territori colpiti di eseguire le opere di somma urgenza e gli interventi più immediati di mitigazione del rischio. Con l’atto di oggi si riconosce l’eccezionalità dei fenomeni alluvionali dell’autunno e contemporaneamente viene ratificata l’efficacia della metodologia utilizzata dalle Marche per la rilevazione del danno”.
Lo stato di emergenza varato oggi dal Governo si riferisce alla prima ondata di maltempo, quella di novembre. A seguito della dichiarazione, la Protezione civile nazionale emanerà le ordinanze necessarie per gestire la fase emergenziale che avrà una durata di 6 mesi. Resta aperta l’istruttoria per gli eventi di dicembre.
In una delle prossime sedute del Consiglio dei Ministri potrebbe essere assunta un’ulteriore decisione, con il riconoscimento dello stato di emergenza anche per la seconda ondata di maltempo e, quindi, l’eventuale stanziamento di una seconda tranche di risorse.
A partire dal 10 novembre e per alcuni giorni, il territorio marchigiano è stato interessato da una eccezionale condizione di maltempo (vento forte, precipitazioni intensissime e diffuse, violente mareggiate) che ha provocato l’esondazione di quasi tutti i corsi d’acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nell’entroterra. Alcune località sono rimaste isolate e circa 30 famiglie sono state precauzionalmente allontanate dalle loro abitazioni. Molte attività produttive sono risultate fortemente danneggiate.
Complessivamente sono stati stimati danni per 258 milioni di euro, così suddivisi: 3 milioni e 416 mila euro spesi nella fase emergenziale e per le somme urgenze, 227 milioni e 694 mila per quanto riguarda il ripristino dei corsi d’acqua, della viabilità, dei beni immobili e delle infrastrutture. I privati hanno segnalato danneggiamenti per 13 milioni e 526 mila euro, le attività produttive (escluse quelle agricole) per 13 milioni e 365 mila euro.
La Regione avvierà un percorso di concertazione con il Governo per il reperimento di ulteriori risorse, accanto ai 15 milioni dal Fondo di Protezione civile già stanziati per la somma urgenza.
“L’evento di novembre – dice Spacca – è fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari ed è per questo che, nell’immediatezza dell’evento, ho richiesto il riconoscimento dello stato di emergenza. I 15 milioni stanziati con il provvedimento di oggi si aggiungono alle risorse già disponibili per gli interventi strutturali di messa in sicurezza del territorio.
Per un primo livello di programmazione che interessa le situazioni di maggiori criticità delle Marche, abbiamo a disposizione un pacchetto di risorse che derivano da diverse fonti: circa 20 milioni tra fondo dell’alluvione 2011 e quello per la neve del 2012, cui se ne aggiungono altri 10 derivanti dalla calamità naturale del novembre 2012.
Altre risorse potranno derivare dall’accordo sottoscritto a suo tempo con l’allora ministro dell’Ambiente Prestigiacomo per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico attualmente in fase di completamento.
La Regione intende poi rimodulare rapidamente, per destinarli alla difesa del suolo, 5 milioni del programma europeo Jessica. L’insieme di questi interventi consente di rafforzare l’azione di prevenzione”.