Antimo Di Francesco:
"PD vuol dire nuove energie e voglia di fare bene. C'è un giudizio molto negativo sull'operato della giunta Celani, una giunta che si è caratterizzata per inconsistenza programmatica, per immobilismo, inadeguatezza nel governare un territorio afflitto da una gravissima crisi sociale e economica.
Non ha saputo dare risposte concrete ai problemi del territorio, delle tante imprese in difficoltà e delle famiglie che soffrono e vedono una situazione emergenziale. Quindi una bocciatura senza appello. Un commissario prefettizio avrebbe assolto meglio al ruolo che doveva essere esercitato dall'ente Provincia.
Assenza di concertazione. E' mancata una strategia condivisa, una visione d'insieme e una prospettiva di crescita del territorio.
Un'amministrazione che ha incrementato nel corso degli anni la pressione fiscale. Sono mancati provvedimenti a sostegno delle politiche attive del lavoro e delle formazione e quindi tutto quel che occorre per tentare di ridare ossigeno all'economia e sostegno al sistema produttivo. Sono stati ridotti gli investimenti sulla viabilità, l'edilizia scolastica, le opere infrastrutturali, la valorizzazione dei beni culturali, l'assenza nelle politiche del turismo, assenza per le politiche per la montagna, per l'agricoltura. Non solo critica però, per il Pd è necessario mettere in campo una proposta per reagire. Un piano strategico. E' questo l'impegno che vogliamo assumere anche per le scadenze prossime: le amministrative.
Quindi vogliamo riqualificare e aggiornare il modello di sviluppo del territorio da concretizzare con una cabina di regia istituzionale. Dirottare i fondi verso il disagio sociale e imprese in difficoltà perché è a rischio la coesione sociale. Sguardo in avanti con una progettazione integrata per la programmazione dei fondi europei 2014-2020. Concretizzare il protocollo d'intesa Val Vibrata -Valle del Tronto con l'attuazione dell'accordo di programma.
Faremo una nuova campagna d'ascolto per farci interpreti del territorio. Conferenza programmatica a Febbraio per rilanciare sui contenuti e tracciare delle linee guida con risposte e indicare soluzioni concrete. E' il nostro impegno soprattutto facendo squadra.
Amministrative
"La competizione più importante è quella di Ascoli - dice Di Francesco - vogliamo tornare a governarla e per questo triplicheremo gli sforzi per proporre un'alternativa al governo fallimentare del centrodestra.
La giunta Castelli si è caratterizzata attraverso delle politiche inefficaci per una città che aspetta delle risposte, una città capoluogo. Non è sostenibile che si continui attraverso una politica di annunci e soprattutto di impegni traditi rispetto a quello che è stato detto nel 2009.
Castelli non è riuscito a concretizzare nulla rispetto agli impegni della campagna elettorale. Credo che, ritrovando una forte coesione, cercando di costruire un progetto, alleanze che possano dare solidità al programma che intendiamo offrire alla città di Ascoli, noi potremo vincere le elezioni".
Il Vice presidente Antonio Canzian
"In questi anni di amministrazione provinciale del centrodestra guidata da Celani - dice Canzian - abbiamo toccato con mano la leggerezza oggettiva di questa istituzione: tutte le iniziative o quasi intraprese da Celani derivano quasi esclusivamente da risorse di altra provenienza: fondo sociale europeo, fondi Fas (per la aree sottoutilizzate).
Dispiace che Celani è presente da 10 o 15 giorni sui giornali per iniziative per le quali non ha tirato fuori un solo euro, mi riferisco a questo pseudo sblocco della realizzazione della Mezzina che è stata presentata come una grande conquista della Provincia che in realtà è dovuta ai fondi Fas che la Regione ha attribuito a questo territorio, tra l'altro il ritardo è dovuto alla Provincia per la progettazione che era compito dell'Amministrazione provinciale.
Eppoi il prestito d'onore piceno per il quale Celani sta facendo incontri quasi in ogni quartiere di questo territorio non sottolineando mai, e questa la ritengo una grave carenza istituzionale, che i 500 mila euro per il Prestito d'onore piceno derivano dai fondi Fse che la Regione ha attribuito al Piceno.
Quello che si percepisce è una grande incapacità progettuale e una modesta capacità comunicativa che i cittadini spero sappiano cogliere nelle sue diverse sfaccettature.
Altro elemento importante che purtroppo vede assente l'amministrazione provinciale è l'appuntamento che a gennaio-febbraio la Regione Marche dovrà affrontare, cioè la distribuzione dei Fondi strategici europei 2014-2020 (più di 1 miliardo di euro).
Bene su questo tema, sul quale la Provincia ha il compito di concertare le progettualità del territorio è completamente assente. E' necessario dal territorio arrivino quelle due tre proposte progettuali che possano essere prese in considerazione dalla Regione e quindi proposte al tavolo ministeriale.
Dieci giorni fa ho promosso un incontro con le categorie produttive, con l'amministrazione provinciale, con i sindaci di questo territorio per ragionare su quali possano essere due o tre obiettivi strategici importanti per questo territorio in modo da non trovarci impreparati, come temo che accada, sul tavolo regionale quando la Regione Marche sarà chiamata a presentare i progetti di valenza regionale.
La precedente amministrazione provinciale aveva istituito un tavolo di concertazione territoriale al quale partecipavano tutte le articolazioni sociali, economiche e istituzionali, che avevano predisposto delle progettualità che poi potevano essere prese in considerazione in parte, tutte o per niente, ma almeno non ci siamo fatti dire che da questo territorio non proveniva nulla dal territorio in termini propositivi. Questo è il grande limite dell'amministrazione Celani.
E sul protocollo Val Vibrata – Valle del Tronto una spinta importante, dopo l'impegno delle due Regioni, devono esserci le due Province, in particolar modo quella di Ascoli Piceno.
On. Luciano Agostini
"In questo periodo di crisi straordinaria l'unico punto solido, vero che la società picena ha è il Partito Democratico.
Senza il PD è un territorio che non ce la farà e la dimostrazione è che è mancata la capacità di reazione perché è mancato il ruolo guida: Amministrazione provinciale e città capoluogo.
Legge Del Rio porta un grande cambiamento: le Province passeranno ad ente di secondo grado. In questo periodo occorre tentare di dare un nuovo assetto al territorio prima che le Province vengano eliminate.
La riorganizzazione del territorio deve passare per un confronto che deve essere fatto dalla nuova Provincia, ente di secondo grado ma di area vasta.
Dal punto di vista economico: il protocollo d'intesa Val Vibrata- vallata del Tronto può essere trasformato in accordo di programma dove tutti mettono del suo: Governo, regione imprenditori. Ma ci deve essere un'idea di sviluppo che deve essere realizzata dal territorio. E su questo noi lanciamo la sfida a Celani, a Castelli, alla parte sana dell'imprenditoria picena.
Ma occorre un tavolo tra istituzioni pubbliche e private".