“Questa intesa – ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca - è il risultato di una riflessione e di una analisi approfondita del bilancio e delle strategie messe in campo per affrontare il prossimo anno.
Un anno che dovrebbe cambiare il segno dell’economia in positivo anche se purtroppo l’andamento dell’economia economia reale è asincrono rispetto a quello del disagio sociale. Le parole d’ordine sono resistenza e coesione sociale.
Abbiamo lavorato su tre aree: protezione del lavoro, dei lavoratori e loro famiglie. Negli ultimi quattro anni la Regione ha fatto uno sforzo poderoso per garantire la coesione della vita di comunità e ha messo in campo un milione di euro di risorse per la manovra anticrisi.
Misure che vengono confermate accanto ad una grande attenzione al sociale, alle disabilità, alla non autosufficienza e alla mobilità (Trasporto pubblico locale).
La Regione compenserà i drammatici tagli delle risorse da parte del governo nazionale per poter garantire tutti i servizi essenziali ai suoi cittadini. Per farlo – ha concluso Spacca - , visto che il bilancio non prevede aumento delle tasse ma anzi, mantiene invariata l’esenzione dall’Irpef per oltre il 50% della popolazione, utilizzeremo le risorse derivanti dalla spending review in atto (30 milioni) e dalla lotta all’evasione (50 milioni) e cercheremo di catturare opportunità in Europa attraverso i Fondi strutturali, le risorse libere, la strategia della Macroregione adriatico ionica”.
“L’accordo con la giunta – ha sottolineato il segretario di Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - è una scelta di priorità, la scelta della concretezza, del raggiungimento di risultati possibili alle condizioni date dal contesto. Continuerà il nostro pressing sulle politiche di sviluppo, a partire dalla programmazione sui fondi europei, sulle politiche sociosanitarie e sul riordino istituzionale e delle aziende dei servizi pubblici”.
“Con questa Intesa – ha aggiunto il segretario Cgil Marche Roberto Ghiselli - abbiamo convenuto su una lettura condivisa della crisi dando priorità alle situazioni di sofferenza: le risorse sono state quindi orientate verso il lavoro e il sociale a garanzia dei diritti fondamentali delle famiglie”.
“E’ stata una trattativa complessa a causa delle restrizioni di bilancio – afferma Riccardo Morbidelli (Uil Marche) – e delle tante esigenze, ma siamo convinti che sia stato giusto confrontarci per finalizzare al meglio i dieci milioni previsti da questo accordo.
La griglia per accedere ai benefici sarà quella del nuovo indicatore Isee, che dovrebbe garantire maggiore equità e sostegno a chi ha realmente bisogno”.
Di seguito il testo dell’Intesa:
VERBALE DI INTESA SULLE POLITICHE DI BILANCIO 2014 A SOSTEGNO DEL LAVORO E DELLA COESIONE SOCIALE Premesso che Cgil, Cisl, Uil hanno elaborato nelle scorse settimane un documento sulle politiche regionali in tema di lavoro e sviluppo, sociale, sanità, riordino istituzionale e lo hanno presentato alla Giunta regionale, promuovendo contestualmente alcune iniziative di sostegno delle loro proposte; che il presente verbale si riferisce esclusivamente al confronto sul bilancio preventivo 2014, a partire dalla proposta che la Giunta regionale ha predisposto e presentato, con l’impegno reciproco di proseguire il confronto sulle altre problematiche sollevate dal sindacato; considerati i tagli nazionali che nel triennio 2012-2014 superano 1,3 miliardi di Euro, di cui circa 500 milioni di Euro riguardanti la sanità; tenuto conto degli accordi anti-crisi realizzati a livello regionale nel periodo 2009-2013; dopo un approfondito e serrato confronto sulla proposta di bilancio preventivo 2014/2016 predisposta dalla Giunta regionale, nell’ottica condivisa strategicamente con Cgil-Cisl-Uil, di orientare le scelte di bilancio 2014/2016 al sostegno e alla promozione del lavoro e della coesione sociale, ci si impegna a: - confermare l’invarianza della pressione fiscale sulle persone fisiche; - confermare l’impegno per le politiche anti-crisi nella misura di 10 milioni di euro, attraverso la previsione di uno specifico fondo nel bilancio 2014 di 5,2 milioni di Euro (per interventi per favorire la ricollocazione dei lavoratori disoccupati, per sostenere gli studi dei figli di lavoratori in difficoltà, per il sostegno ai lavoratori precari, per sostenere le spese sanitarie per lavoratori in cassa integrazione, solidarietà, o disoccupati, il rifinanziamento dei contratti di solidarietà e il contributo all’Ebam per le sospensioni), da implementare con 2,0 milioni di Euro del Fondo Sociale Europeo, e con risorse di ulteriori 2,0 milioni di Euro per il sostegno all’affitto per famiglie in particolare difficoltà socio-economica; - dare, nell’ambito delle azioni di rilancio delle politiche del lavoro, particolare rilevanza all’attivazione del progetto “Garanzia per i giovani” che dovrebbe attivare circa 20 milioni di euro e la cui attuazione sarà oggetto di specifico confronto tra le parti. - assicurare l’invarianza delle risorse a disposizione per gli interventi per le politiche sociali a tutela delle fragilità e della coesione di comunità; - assicurare, al fine di procedere agli adempimenti necessari per garantire la compartecipazione sanitaria alle rette per accedere alle residenze protette per anziani: -per l’anno 2013 la disponibilità di Euro 3.000.000; -per l’anno 2014 la disponibilità di Euro 4.500.000; Le somme saranno assegnate previa verifica dei livelli di assistenza garantiti e della misura delle rette, con il vincolo di arrivare all’alleggerimento delle quote a carico degli utenti, secondo quanto previsto dalle DD.GG.RR 1493/08 e 1230/10, che recepivano gli specifici accordi sindacali; - assicurare nel bilancio 2014 l’invarianza delle risorse a disposizione del settore del trasporto pubblico locale; la Regione è impegnata, in sede di rinnovo dei contratti di servizio, a trovare con le organizzazioni sindacali misure idonee a garantire la tutela e la salvaguardia occupazionale; - valutare l’impatto sull’utente della nuova ripartizione degli oneri all’interno delle rette per le prestazioni socio-sanitarie diurne e residenziali tra quota sanitaria e quota sociale e ad intervenire per coprire i maggiori oneri con fondi aggiuntivi laddove si verificassero variazioni a carico dell’utente, a favore delle famiglie con reddito basso e medio, sulla base dell’indicatore ISEE. La Giunta e le Organizzazioni sindacali infine convengono di estendere a tutte le prestazioni l’applicazione dell’indicatore ISEE per definire le condizioni di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti, per garantire una maggiore equità nella distribuzione del carico tariffario fra gli utenti e per estendere le tutele a più soggetti. Un apposito confronto riguarderà i criteri di applicazione dello strumento stesso.