“Abbiamo chiesto al Ministro Saccomanni - ha detto il sindaco Guido Castelli - delle risposte definitive su quando e come verrà erogata la seconda rata Imu e che si faccia chiarezza su Patto di stabilità e service tax. I comuni tra il 2007 e il 2014 hanno subìto manovre per 16 mld di euro di cui 9 imposti dal patto di stabilità e 7 di tagli. Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito del Comune di Ascoli numeri e dati relativi a questo attacco finanziario, senza precedenti, che le autonomie comunali hanno dovuto fronteggiare a causa della crisi economica”.
Dopo aver ribadito i numeri della partecipazione dei Comuni al risanamento del debito pubblico negli ultimi anni, Castelli ha rimarcato lo sforzo compiuto dagli Enti locali: “Siamo stati virtuosi, abbiamo compiuto uno sforzo per il risanamento che altri non hanno fatto. E' tempo che ci sia un riequilibrio, ed è questo che chiediamo nelle nostre proposte di modifiche alla Legge di stabilità. Noi sindaci - ha detto il primo cittadino ascolano - siamo consapevoli che l'Italia ha bisogno di continuare nella riduzione della spesa pubblica e del debito. Non ci sottraiamo, ma occorre chiedere ad altri uno sforzo ben diverso".
Ma la giornata romana non ha distolto il sindaco Castelli dal fronte dell’emergenza maltempo.
“Il prossimo 27 novembre ci presenteremo in Consiglio Comunale con l’assestamento di bilancio - ha sottolineato il sindaco Castelli - e abbiamo previsto ben 700mila euro per procedere alle riparazioni dei danni causati dal maltempo. Siamo quindi intervenuti con tempestività per dare risposte certe alla comunità così colpita dalle piogge torrenziali dei giorni scorsi. L’Ufficio tecnico comunale ha predisposto un piano per mettere in sicurezza oltre 25 strade - prosegue il sindaco Castelli - che assicurano il collegamento con le frazioni e con il vasto territorio comunale. Procederemo alla sistemazione delle scarpate, dei fondi stradali e al posizionamento di gabbionate per la ricostruzione della carreggiata e per rendere più sicure le strade che sono state interessate da movimenti franosi”.
L'Amministrazione comunale si conferma, quindi, particolarmente attenta alle problematiche del territorio e sollecita nel dare risposte.
“Senza piangerci addosso - dice il sindaco - siamo intervenuti subito, con nostri fondi, per le riparazioni più urgenti su un territorio, ricordiamolo, che è di circa 160 chilometri quadrati. Ascoli, infatti, ha un territorio molto più vasto rispetto ad altri Comuni che pur hanno un numero di abitanti simili al nostro. Abbiamo, è evidente, dei costi di gran lunga maggiori ma dai quali non possiamo derogare e non intendiamo farlo a riconferma del nostro impegno per salvaguardare un territorio a valenza agricolo.
“In questi anni siamo stati virtuosi e particolarmente attenti alla spesa pubblica, abbiamo compiuto uno sforzo per il risanamento che altri non hanno fatto. Così siamo in grado di far fronte a questa situazione d’emergenza con una cifra molto importante. E’ un sacrificio, certo, ma possiamo e dobbiamo farlo”.