Una scoperta che ora stanno cercando repentinamente di mettere a frutto, soprattutto dal punto di vista mediatico, per poter mostrare di avere, almeno apparentemente, un’azione politica.
Ebbene, quel che emerge da questo loro affannarsi, per ora circoscritto a dichiarazioni altisonanti a mezzo stampa, è un loro ingresso inequivocabile tra gli oppositori della giunta regionale. E allora non posso che porgere il benvenuto, sia all’onorevole Agostini che al consigliere comunale Ameli, tra gli oppositori della giunta Spacca.
Nel constatare la loro avversione alla politica sanitaria del Governatore regionale, non posso però che evidenziare una forte contraddizione tra il dire e il fare, ovvero tra gli annunci e le azioni concrete per far sì che Ascoli abbia giustizia dal punto di vista della riorganizzazione ospedaliera.
I due neo paladini della Sanità locale se la prendono anche con il sottoscritto, che fin dall’inizio ha paventato quali sarebbero stati i rischi di questa razionalizzazione per l’ospedale ascolano e che aveva messo in guardia circa l’inopportunità di nominare il sindaco di San Benedetto a presidente della Conferenza dei sindaci. Il mio appello cadde nel vuoto tanto che i sindaci di area PD di rito agostiniano vollero e fortissimamente vollero che fosse proprio Giovanni Gaspari a presiedere la conferenza dei sindaci dell’area vasta n.5. In questo contesto, lo scorso agosto, fu valutato il piano industriale proposto da Giovanni Stroppa con la sola voce del sottoscritto che si opponeva allo smantellamento della psichiatria di Ascoli in favore di quella di San Benedetto.
Ora però viene spontaneo chiedersi: perché Agostini, magari con il supporto del suo ventriloquo, non è intervenuto allora (quando si era ancora in tempo) in difesa del Mazzoni?
Perché non si è provato a contattare allora (quando si era ancora in tempo) i sindaci della vallata per sostenere la mia opposizione al trasferimento di psichiatria?
Gaspari fa il suo mestiere che è quello di tutelare San Benedetto, ma Agostini e il suo ventriloquo perché non provano a battersi per evitare lo svuotamento del Mazzoni in favore del Madonna del Soccorso?
Quel che è certo è che da parte mia, per quel che è possibile nel mio ruolo di Sindaco, non mancherà, così come non è mai mancato, l’impegno per contrastare fino in fondo ogni eventuale ingiustizia a danno del territorio che mi onoro di amministrare. Se poi i nuovi oppositori della giunta Spacca dovessero decidere di offrire il loro apporto alla causa e non limitarsi alla propaganda mediatica, sarebbe sicuramente un gesto più coerente ed apprezzabile.