«Al Corecom delle Marche si è passato il segno: non solo quell'organo di garanzia per la comunicazione nel territorio non si è estraniato dalla politica , non solo non si è tirato fuori dalla lotta tra partiti ,ma addirittura è entrato a piè pari nella lotta interna del PD in cui si stanno svolgendo le primarie per la leadership di partito.
Perché gli inviti a partecipare ad un convegno con la presenza di Franco Marini, che si è schierato con il candidato Cuperlo nella lotta interna del PD, lunedì 28 ottobre in Ascoli Piceno sono partiti dalla utenza fissa del Corecom di Ancona( 071/2298527)e Pietro Colonnella - ma guarda un po' il caso-non si è esonerato sulla stampa di divulgare il suo orientamento per Cuperlo....
La politica italiana e marchigiana si interroga spesso sul perché il Movimento 5 Stelle ha avuto così presa sull'elettorato e molti lo imputano alla crisi economica devastante ,altri alla scarsa competenza della classe politica, altri ancora al sistema elettorale fatto di nominati e non di eletti.
Pochi comprendono che la giustamente addebitata mancanza di eticità alla classe politica si manifesta come l'elemento principale di discredito .
Ma nella Regione Marche ancora non se ne accorgono ,e così abbiamo dovuto verificare che il Corecom (al cui vertice siede Pietro Colonnella , già sottosegretario nel Governo Prodi ( 1996/1998) e già Presidente della Provincia di Ascoli Piceno dal 1995 al 2004) istituito con la Legge Regionale n.8 del 27/3/2001, e che nell'art.1 n.2 viene definito come "organo di consulenza e garanzia della Regione.....al fine di assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazione nel territorio", un vero organo di garanzia, quindi, è utilizzato non per i soli fini che ne giustificano l'esistenza.
Che dire? Cuperlo non avrà guadagnato un solo voto per le primarie, Renzi e Civati non so ....ma il PD intero ,in specie quello Piceno, che sapeva tutto e che parla ogni giorno di moralità e di rigore, ha dato il modo di far capire a tutti di che pasta è fatto».
