Così, se l’unico ‘modus operandi’ pare ormai essere l’intervento nella straordinarietà, Matteo Ricci e Massimo Galuzzi, ottenuta dal governo la deroga al patto di stabilità per più di 4 milioni per l’emergenza maltempo dello scorso marzo, accelerano su risanamento strade e sistemazione frane «per intervenire prima del calo delle temperature» e del grande freddo.
Lavori in corso. Insomma la Provincia apre i cantieri, «uno dopo l’altro», e con i trasferimenti azzerati è un treno che non passa tutti i giorni. «Il riconoscimento dello stato d’emergenza – spiega il presidente, che è anche commissario nella gestione – ci consente di intervenire per tamponare sul risanamento delle strade e sulla sistemazione delle frane. In questi giorni sono già partiti 9 cantieri su 34, in tutto il territorio. Uno alla volta li apriremo tutti». La sintesi è che «ci sarà qualche disagio, ma vogliamo stringere con i tempi». Anche perché, continua Ricci, «alla fine i benefici saranno per la sicurezza e la viabilità. Con un apporto positivo anche per il lavoro: sono coinvolte tante imprese locali». Quindi: «Pur nelle estreme difficoltà, fra crisi economica, trasferimenti azzerati e ostacoli, mettiamo in moto con questi fondi una mole importante di interventi, per migliorare la viabilità e aiutare l’economia».
Il punto. «I cantieri aperti? Ad oggi – osserva Galuzzi - riguardano Fogliense; Mondaviese; Tavoletana; strada provinciale 5 nel Comune di Barchi; Orcianese, strade provinciali 132 e 34 nel Comune di Colbordolo. Oltre alla sistemazione delle frane nei Comuni di Cartoceto, Urbino e Montecerignone». Concude l’assessore ai Lavori Pubblici: «Nei prossimi giorni inizieranno i lavori in tanti altri cantieri per portare a termine, nei tempi più rapidi possibili, tutta l’attività programmata. Ringraziamo gli uffici tecnici provinciali e tutto il personale del settore strade per il grande impegno nella preparazione e nella realizzazione dei lavori».