Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, annuncia l’approvazione, nella seduta odierna della Giunta, della delibera che mette a disposizione ulteriori 30 milioni di euro per il Patto di stabilità verticale: “Sono 30 i milioni messi a disposizione con il Patto regionale verticale, che vanno ad aggiungersi ai 37,5 milioni già assegnati nei primi mesi dell’anno corrente con il Patto verticale ‘incentivato’.
La cessione da parte della Regione di propri spazi finanziari, per il terzo anno consecutivo e nonostante i pesantissimi tagli ai trasferimenti statali, consentirà a Province e Comuni di pagare le imprese senza violare gli obiettivi del Patto di Stabilità. Il momento è particolarmente difficile e il Patto regionale verticale rappresenta quindi più che mai un atto di solidarietà molto consistente dal valore straordinario”. Il provvedimento, denominato “Patto di Stabilità regionale verticale per il 2013” riguarda, infatti, i Comuni con popolazione superiore ai mille abitanti e le cinque Province.
I criteri e le modalità operative di riparto della capacità di spesa sono stati il frutto del confronto maturato in sede di Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) e sono in linea con quelli già adottati per l’applicazione del precedente patto verticale “incentivato”, dando ancora una volta priorità allo smaltimento dei residui passivi al titolo secondo risultanti alla data del 31/12/2013. Dal canto suo l’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini ha dichiarato: “A fronte di una riduzione di ben 164 milioni di euro dell’obiettivo di competenza finanziaria regionale rispetto al 2012 e dell’annunciata ulteriore riduzione di 21 milioni prevista dalla Legge di Stabilità 2014 in discussione, la Regione non si risparmia nel sostenere il sistema delle Autonomie locali. Nel triennio 2011/2013 abbiamo messo a disposizione di Province e Comuni capacità di spesa per circa un quarto di miliardo di euro. A queste risorse vanno aggiunte quelle di cui la Regione si è fatta carico per favorire lo sblocco dei pagamenti dei fornitori della Pubblica Amministrazione. Si tratta di risorse che danno respiro al sistema produttivo e hanno ricadute positive per la comunità regionale”.