Laureato in chimica, ha dedicato la sua vita professionale all’insegnamento, prima nella scuola statale di avviamento agrario e industriale femminile (oggi scuola “Cappella”) di Porto d’Ascoli, poi presso l’istituto Magistrale “San Giovanni Battista”, quindi alla scuola media “Sacconi” di cui nel 1983 diviene preside, carica che ricopre fino al pensionamento.
Fortemente impegnato nella vita sociale, riveste la carica di presidente dell’Azione Cattolica diocesana e di dirigente in altre organizzazioni cattoliche, caritative e assistenziali. La passione civile lo porta ad impegnarsi in politica, nelle file della Democrazia Cristiana. Eletto consigliere comunale nel 1951, assessore ai lavori pubblici (si ricorda il suo impegno per la bonifica della pinetina ad est del campo Europa) e alla pubblica istruzione , il 13 agosto del 1970 viene eletto sindaco con una variegata combinazione di voti, tra cui quelli del Partito Comunista in un momento particolarmente delicato della vita politico amministrativa della città, tanto è vero che il 5 dicembre 1970, a seguito della mancata approvazione del bilancio, il Consiglio comunale viene sciolto.
Per questo Marinangeli resterà nella storia politica della città come il “Sindaco dei 100 giorni” durante i quali, tra le altre difficoltà, dovette far fronte alla tremenda alluvione del 15 ottobre con lo straripamento dell’Albula e del Fosso delle Fornaci, la devastazione della zona collinare della città, la morte di una persona. La sua esperienza politica è proseguita fino al 1988, prima in una lista civica e nell’ultima consigliatura come indipendente delle file del PCI. Ricopre la carica di vicesindaco con le amministrazioni guidate da Temistocle Pasqualini e Primo Gregori (1973 – 1978).
Innumerevoli le cariche assegnategli in sodalizi ed enti: componente del consiglio di amministrazione dell’Automobil Club, dell’Ospedale civile, del Comitato di gestione dell’Unità Sanitaria locale n.22, presidente della società “Dante Alighieri” e dell’Associazione Italiana Donatore Organi.
La sua grande passione è stata la ricerca storica: direttore scientifico di CIMBAS, la rivista dell’Istituto di ricerca per le Fonti per la storia della Civiltà Marinara Picena, è autore di innumerevoli pubblicazioni sulle vicende antiche e recenti della sua città, frutto di una costante e certosina ricerca di documenti in archivi privati e pubblici. Da ricordare i suoi libri, articoli, relazioni in convegni sul tema della pesca, del commercio e della conservazione del pescato, fonte di preziosa documentazione per chiunque voglia approfondire la conoscenza di un settore così importante per la città di San Benedetto. Fondamentale anche la sua “Storia delle Amministrazioni comunali dal 1945 ad oggi”, pubblicata in due volumi con dati, cifre, verbali della vita amministrativa cittadina. Attivo promotore dei gemellaggi con Chicago Heights e Mar del Plata, località entrambe segnate da una forte e storica immigrazione di sambenedettesi, era ultimamente impegnato insieme al suo amico e storico Gabriele Cavezzi nel recupero della memoria di padre Gioacchini Pizzi propugnando la traslazione dei resti mortali all’interno della Basilica Cattedrale della Madonna della Marina di cui Pizzi è stato fondatore.
Nel 2002 la città lo ha insignito del Premio Truentum “per aver ben operato, costantemente mosso da vivace e profondo affetto per la città, in molteplici ambiti, da quello politico-amministrativo a quello solidaristico-sociale, da quello dell'insegnamento e della dirigenza scolastica a quello della divulgazione e ricerca storica locale, riuscendo ovunque a dimostrare l'efficacia dei suoi interventi per la promozione umana, culturale e spirituale della comunità sambenedettese”.
I funerali si terranno domani, sabato 26 ottobre alle ore 10 nella chiesa di San Pio X. In segno di lutto, d’intesa tra il sindaco Giovanni Gaspari e il presidente del Consiglio comunale Marco Calvaresi è stata disposta la sospensione delle attività istituzionali per la giornata odierna e per quella di domani.