“L’efficienza è dimostrata dai numeri - ha detto l’assessore ai Trasporti Luigi Viventi –: nonostante l’aumento dei costi (benzina, bolli, ecc.), abbiamo mantenuto gli stessi servizi e gli stessi chilometri. Questo non è il piano della maggioranza o della minoranza. E’ il piano della Regione Marche. Presupposto fondamentale sono, ovviamente, le risorse a disposizione, in base alle quali esso è stato concretamente elaborato, ed è indubbio che le Marche a livello nazionale sono state penalizzate dalla carenza di risorse rispetto ad altre Regioni”.
I criteri di base del piano sono l’efficientamento e la razionalizzazione, per raggiungere economie di scala e massimizzare la domanda dell’utenza, riducendo i costi. In concreto si prevedono il riequilibrio dei servizi urbani e nuovi corrispettivi unitari per i servizi urbani ed extraurbani e si definiscono valori unitari di corrispettivo per ogni bacino.
Per la redazione la Regione si è avvalsa della collaborazione di un gruppo di esperti selezionato con un bando: la Tta di Genova e la Kpmg Advisory di Roma. “La proposta di riequilibrio – spiega Viventi - è stata elaborata in seguito a un’attività complessa e prolungata nel tempo, che ha consentito di raccogliere in un unico database le informazioni relative alle linee, alle corse e agli orari di tutte le imprese attualmente esercenti nelle Marche. E’ su tale base che abbiamo fatto sì che i territori non perdessero servizi”.
L’attività di riprogrammazione è altresì mirata al soddisfacimento dei requisiti stabiliti dal governo per l’erogazione del Fondo nazionale trasporti, il 10 per cento del quale è vincolato al raggiungimento, da parte delle Regioni, di obiettivi di efficienza che garantiscano il contenimento dei costi.