E’ imbarazzante come a tanti annunci non corrispondano conseguenti delibere e determinazioni. Ci sono sedi che hanno l’obbligo di decidere, bene o male, ma certamente di decidere e porre un traguardo ad una linea del tempo che non può essere infinita!
Non solo perché occorre rispondere a chi investe o vorrebbe farlo, a chi pensava di essere rioccupato nel sito per svolgere lavori che occorrono e con urgenza, all’intera cittadinanza che deve poter sapere ed esprimere un giudizio sulle scelte e non sui proclami di possibilità che così mai vengono definite.
Il richiamo alla responsabilità che da tante parti si sta levando con forza: imprenditori, sindacati, forze sociali, è un’umiliazione per la politica che non sta impegnando il suo tempo per contemperare interessi e ricomporli nella logica del bene comune, ma che semplicemente sta alla finestra, nel groviglio di pianificazioni, deroghe, strumenti comunali e provinciali, nel ginepraio della burocrazia tanto utile a chi, per anni, non ha preso decisioni, oppure di decisioni ne ha fatto minaccia.
In troppi hanno frenato e frapposto difficoltà al destino dell’area Carbon che è difficile spiegare oggi alla città, la sostenibilità di quello che si vorrebbe fare, del perché non si richiede la responsabilità a chi ha inquinato, del perché non si fanno scelte per il lavoro.
Senza mezzi termini nel nostro stile, dopo un’attenta analisi del contesto socio economico che stiamo vivendo, consapevoli delle mancate scelte e degli errori del passato non più recuperabili, abbiamo espresso in piena coerenza, con le delibere degli anni precedenti, il nostro voto a favore verso la proposta di RICONVERSIONE sul tappeto; con coraggio e senza arroganza.
Siamo civici fino al midollo, lista civica della prima ora, ed è per questo che le convenienze del momento e dei partiti non ci appassionano.
Nel nostro motto libertà è partecipazione e la trasparenza il miglior viatico. Noi crediamo nella riconversione Carbon per rimettere in moto lo sviluppo della città: non ci si può riempire la bocca con la parola LAVORO e poi di fronte alla scommessa di chi investe, non prendersi le proprie responsabilità.
E’ importante dare l’avvio alla bonifica che va costantemente controllata e monitorata per poi nell’arco temporale dei dieci/quindici anni previsti per l’intervento, ricalibrare il discorso legato al Polo Scientifico e Tecnologico ed alle cubature previste, attivando tutti i canali per l’ottenimento di finanziamenti pubblici e/o trovando forme di compensazione con altre aree.
Occorre però fare in fretta, vista la disperazione di molte famiglie ascolane di fronte alla dilagante disoccupazione ed è per questo che con un apposito ordine del giorno da presentare a breve in Consiglio Comunale, cercheremo di dare slancio all’attuazione di quanto deliberato.