Declassamento Inail di Ascoli, si muovono le istituzioni

Declassamento Inail di Ascoli, si muovono le istituzioni

"Innanzitutto - ha dichiarato il Presidente Falcioni - vorrei sottolineare come in questa occasione il territorio ha dimostrato maturità e senso di appartenenza mobilitandosi in maniera compatta nei confronti di un provvedimento che penalizza il Piceno e che rappresenta un campanello d'allarme e potrebbe costituire un 'pericoloso precedente' per quanto riguarda la riorganizzazione dei servizi dello Stato o di altri enti a livello periferico. La provincia di Ascoli Piceno è un punto di riferimento in fatto di servizi amministrativi nel sud delle Marche e non può perdere questo ruolo non certo per ragioni di campanilismo, ma per evidenti motivi storici, geografici, di assesto di sedi, strutture e volume oggettivo di attività e di pratiche svolte. Non posso tacere anche l’aspetto economico visto che Ascoli da sempre è stata una città che vive, oltre delle attività industriali ora in crisi, proprio di servizi amministrativi ed il loro ridimensionamento rappresenterebbe un colpo durissimo. Per difendere queste prerogative, occorre un fronte unitario da parte degli amministratori locali, dei parlamentari, dei consiglieri regionali, delle associazioni di categoria e sindacati come accaduto per la sede Inail di Ascoli Piceno, per la cui tutela è stata espressa una posizione univoca anche attraverso un documento congiunto che è stato presentato alle autorità competenti. Auspico - ha concluso Falcioni - che il tavolo di concertazione tra le forze politiche, sociali ed economiche del territorio riunitosi per il caso Inail, diventi una sede di confronto permanente per affrontare i nodi e le problematiche del Piceno che riveste una particolare valenza in ambito marchigiano, anche per il suo stasus di territorio di confine regionale e per le sue particolari vocazioni produttive e di servizi".

"Non mettiamo certo in discussione la legge di stabilità che propone una razionalizzazione della spesa pubblica - ha affermato l'Assessore Canzian - l'obiettivo è invece quello di modulare le scelte in modo equo tenendo presenti le esigenze dei vari bacini territoriali. In tale prospettiva - ha evidenziato Canzian - ritengo importante essere coerenti con le linee delle politiche regionali che sostanzialmente individuano a livello marchigiano tre hub o snodi: uno al Nord, uno al Centro ed uno al Sud che si identifica con il Piceno anche per la sua posizione geografica".