Neppure ci pare utile distinguersi da altri rappresentanti istituzionali utilizzando banali argomenti populistici.
Ci spiace che il governatore Spacca abbia deciso di esprimere il suo giudizio, diciamo ’severo ’, sui parlamentari marchigiani attraverso i giornali, soprattutto perché se in questi mesi avesse voluto consultarci e confrontarsi con noi su alcune delle principali vicende che riguardano la nostra Regione, avrebbe trovato orecchie molto attente, ma purtroppo così non è stato. Spacca dichiara testualmente che i parlamentari marchigiani non svolgono adeguatamente il loro ruolo e, pur partendo da considerazioni legate alla città di Ancona ed al ruolo strategico del capoluogo di regione, si lascia andare a considerazioni forse un po’ sommarie, sicuramente ingenerose, sulla nostra attività parlamentare.
Di tutto si può discutere e naturalmente da tutto si può dissentire, ma ci appare sbagliato cercare la divisione in un momento in cui i diversi livelli di governo e delle istituzioni delle Marche dovrebbero essere uniti nell'obiettivo primario di rilanciare le Marche, una regione in grande difficoltà, prima di tutto dal punto di vista economico.
Pur nel rispetto del ruolo, il Presidente Spacca non ha mai cercato un rapporto con i parlamentari, non ha condiviso con loro priorità e strategie, non li ha informati circa i colloqui intercorsi col Governo, ad esempio su vicende come Indesit.
Riteniamo che la politica, nella sua accezione più alta, debba saper evitare inutili discussioni e porsi in primo luogo il problema della concretezza.
Come dice il nostro Presidente del Consiglio Enrico Letta, peraltro eletto nelle Marche, prima di tutto il Paese. Confidando nel buon senso e nel rispetto reciproco da parte nostra ribadiamo che siamo sempre stati e siamo al servizio della comunità e ci piace ricordare le parole che, proprio ieri, il Pontefice ha usato nel ricordare l'importanza di chi ricopre funzioni e cariche pubbliche. “Non si può governare senza amore del popolo e senza umiltà.”