Obbligo assunzioni disabili, gravi inadempienze Area Vasta 5

Obbligo assunzioni disabili, gravi inadempienze Area Vasta 5

Il colmo è che si tratta di un ente pubblico preposto alla cura ed alla tutela dei soggetti svantaggiati

Infatti l’Azienda Sanitaria Unica Regionale – Area Vasta 5 Ascoli Piceno - San Benedetto del Tronto risulta gravemente inadempiente riguardo l’obbligo di assunzione della quota di soggetti disabili stabilito dalla Legge 68/99 per ben 37 unità e che tale inadempienza si protrae da alcuni anni. Un’inadempienza perpetrata deliberatamente visto che l’ASUR ha recentemente persino annullato selezioni avviate per l’assunzione di portatori di handicap.
Si tratta peraltro comportamento ingiustificabile in quando - è bene ricordare - la legge impone tali assunzioni alle pubbliche amministrazioni anche in situazioni di blocco delle assunzioni e persino se queste siano in sovrannumero.
Riteniamo inqualificabile che proprio un ente pubblico si rifiuti di ottemperare a tale obbligo calpestando il diritto sancito universalmente dall’art. 4 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Ma è ancor più vergognoso che proprio un’Azienda Sanitaria, ente pubblico preposto alla cura ed alla tutela dei soggetti svantaggiati, sia il primo a negare loro i diritti sanciti dalla legge, senza preoccuparsi che per tali soggetti l’occupazione lavorativa costituisce non solo la conquista di un reddito ma anche il conseguimento di una prospettiva di vita migliore sotto il profilo delle relazioni e della vita sociale.
Ci auguriamo pertanto che l’Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, a cui i Servizi per l’Impiego della Provincia hanno trasmesso la segnalazione dell’inadempienza, commini le dovute sanzioni ai responsabili.
Da parte nostra proporremo al prossimo Consiglio Provinciale una mozione per chiedere con forza alla Regione Marche di sanare con immediatezza tale violazione e provvederemo ad inviare tutti i documenti in nostro possesso alla Procura della Repubblica competente, visto che nell’art. 15 comma 3 della citata legge prevede anche sanzioni penali quando tali inadempienze siano perpetrate da enti pubblici.
E’ veramente penoso dover prendere atto che un Governo Regionale come il nostro, che si definisce progressista, permetta alla sua articolazione sanitaria la violazione dei diritti basilari di persone svantaggiate che, da sempre, hanno difficoltà a trovare lavoro, ancor di più in questo momento di forte congiuntura economica in cui ci troviamo senza intervenire.