Era stato inserito nel maggio 2012 nella Legge regionale sul riordino dei parchi. L'approvazione di oggi restituisce al Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale della Sentina i poteri decisionali che gli competono.
Ringraziamo il Presidente della regione Marche Gian Mario Spacca, il Presidente Enzo Giancarli, il Vicepresidente Daniele Silvetti e tutti i membri della quarta commissione ambiente dell'Assemblea legislativa delle Marche, l’assessore all’ambiente Andrea Maria Antonini e tutti gli Amministratori che si sono impegnati per la soppressione dell' emendamento, in particolare i Consiglieri Regionali Binci e Cardogna, l'Assessore Canzian e il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
Il Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale della Sentina è stato creato da tutti coloro che, con forza si sono battuti per realizzare la Riserva (in primis l’ex Presidente della Sentina Pietro D’Angelo ), frutto di un lavoro lungo e difficilissimo che ha creato un equilibrio in una situazione territoriale particolare, dove il 70% dell’area è di proprietà del Comune di Ascoli Piceno, ma in un comprensorio ricadente nel territorio del Comune di S.B.T.
Inoltre, da sempre quest’area è al centro degli appetiti insaziabili degli speculatori che hanno sempre avversato l’idea di realizzare una riserva naturalistica; quindi il Comitato di Indirizzo era e rimane un elemento fondamentale di tutela per la Riserva. Esprimiamo piena soddisfazione, perché questa vittoria è anche la conferma che, quando le associazioni e i comitati si uniscono e chiedono alle istituzioni politiche di intervenire, e queste rispondono per il bene dei territori con atti amministrativi di tutela, l’intera comunità ne trae beneficio. Le riserve e i parchi naturali denotano il grado e il livello di cultura ambientale e civile di quanti governano e abitano in quel territorio. Per questa ragione intendiamo rilanciare la battaglia sul Parco Marino del Piceno che si è arenato proprio al termine della procedura per la sua realizzazione, e rilanceremo la nostra proposta per la realizzazione del Parco dei due Fiumi Tronto e Castellano, un parco fluviale che costituirebbe un importante collegamento naturale tra i parchi: Parco Marino del Piceno, Riserva Naturale Sentina, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Parco Nazionale dei Monti Sibillini, perché il Fiume Tronto e il Piceno non sono una linea o una terra di confine, ma un anello di congiunzione tra la Regione Marche e l’Abruzzo. Anche per queste ragione noi intendiamo continuare nella nostra azione per il rispetto dei diritti dei cittadini e della tutela dei territori.
Noi sosteniamo che solo un territorio integro, capace di valorizzare se stesso potrà dare ai giovani e alle famiglie una speranza di lottare ed uscire da questa gravissima crisi economica, sociale e politica che ci attanaglia.”