«Sulla nomina di un direttore generale esterno alla Ciip Spa prendo atto che nell'acceso dibattito istituzionale e politico che si è sollevato il sindaco di Offida Valerio Lucciarini riconosca che prima di tutto è da salvaguardare l'immagine del PD.
L'invito a ritirare la candidatura di Lucio D'Angelo è senza alcun dubbio utile a questo scopo. In un contesto dove enti e istituzioni sono chiamate al rispetto della spending review non può essere proprio il PD a disattendere questa strada. Non solo.
In un contesto dove i partiti hanno occupato tutti gli spazi possibili, questo non poteva proprio essere tollerato! Credo che il presidente Alati, in assoluta autonomia, abbia fatto una scelta sensata: ha rinviato ogni decisione non strumentalmente, ma perché le articolate prese di posizione politiche nel territorio ascolano e fermano lo hanno invitato a ragionare prima di tutto per salvaguardare la Ciip Spa. Non è un caso che anche il sindaco di Fermo Nella Brambatti (PD) abbia chiesto la riunione del Comitato ristretto dei sindaci per discutere di questa vicenda.
Detto questo, sono per altri versi basito dagli interventi di Castelli e Celani relativi a questa vicenda. Che essi facciano la predica al PD senza arrossire minimamente è sorprendente.
Che cosa hanno fatto Celani e Castelli, novelli fustigatori di costumi altrui, in questi anni? Esattamente la stessa cosa. Purtroppo sono sempre più avvilenti le affermazioni di chi si ostina a vedere la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio.
Questo è deleterio per la credibilità di una classe politica a cui, tra un po’, non crederanno più neanche le rispettive tifoserie».