In un periodo di grandi sacrifici il CIIP, sostenuto con i soldi della collettività, pur avendo professionalità interne ritiene di dover affidare l’incarico di direttore ad una figura esterna ( per circa 100.000,00) senza neanche un percorso di trasparenza che consenta almeno di valutare anche altri possibili concorrenti!
Non solo. L’idea è di affidare l’incarico “ad personam” ad un esponente di primo piano del PD ascolano, nonché anche consigliere provinciale.
C’è qualcuno, evidentemente, che vuole affossare definitivamente la nostra credibilità esponendo il partito alla lapidazione morale.
Io non ci sto!
Non ho nulla in comune con chi, nel PD, è solo impegnato ad occupare posti nei CDA degli Enti.
Non ho nulla in comune con chi interpreta il partito come un ufficio di collocamento per ex-assessori, dirigenti di partito, mezze figure che occupano tutto: il CIIP , il CIT, il CUP, Consorzi, Enti e tutto quello che c’è da occupare. Ci sono politici locali che, di fronte al disfacimento sociale, culturale, economico, come un esercito in ritirata, sono solo impegnati ad arraffare ciò che possono.
Che lo faccia il centrodestra non mi avrebbe sorpreso ( è anche per questo che sono diverso da loro!).
Ma che lo faccia anche il mio partito è insopportabile e lo voglio affermare con forza.
Basta con l’occupazione militare di ogni posto disponibile da parte dei partiti. Ci sono migliaia di disoccupati e di semplici cittadini che non tollerano più tutto questo.
Un’ultima considerazione: dove sono i rottamatori locali, i sedicenti giovani democratici, i giovani sindaci piceni, gli esponenti della sinistra storica di fronte a questo “basso impero romano prima del disfacimento” ? Non hanno proprio nulla da dire?
Chiedo, pertanto, al Presidente del CIIP Alati di valutare l’opportunità di rinviare ogni decisione e di tener conto di queste mie considerazioni.
E’ infatti in gioco anche la sua credibilità.