Celani: 'Spacca riconosca il Piceno come area di crisi industriale complessa'

Celani: 'Spacca riconosca il Piceno come area di crisi industriale complessa'

Il testo condiviso da maggioranza e opposizione in Provincia

Un territorio stretto nella morsa da una crisi socio-economica che il Presidente Celani ha definito "la più grave dal dopoguerra ad oggi".Il testo, che raccoglie i dati preoccupanti sulla disoccupazione che nel nostro territorio che ha raggiunto un tasso del 12,2%, senza contare gli ammortizzatori sociali in deroga che stanno per scadere, le 24 mila unità iscritte ai Centri per l'Impiego e i 1902 lavoratori censiti nelle liste di mobilità solo nel 2012, è stato illustrato dal Presidente della Provincia, insieme ai consiglieri Giuseppe Mercuri capogruppo del Pdl, Bruno Bianchini capogruppo del Map, Sergio Corradetti dell'Udc e Paolo D'Erasmo del Pd.

"Con questo documento condiviso dalla Giunta, dal Presidente del Consiglio Falcioni e dai Consiglieri di maggioranza e di opposizione si intende riaccendere l'attenzione su questo territorio - ha spiegato il Presidente Celani - chiediamo al Governatore Spacca di attivare la procedura prevista dall'art. 1 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 31 gennaio 2013 per il riconoscimento del Piceno come area di crisi industriale complessa per realizzare un progetto di riconversione e riqualificazione industriale con un accordo di programma che preveda, tra l'altro, misure urgenti per investimenti produttivi di carattere innovativo, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse e il recupero ambientale e l'efficientamento energetico dei siti. Non c'è solo il Quadrilatero e la Fano - Grosseto - ha ricordato Celani - occorre attivare rapidamente investimenti pubblici e privati nel Sud delle Marche e, a tale riguardo, la prossima settimana sarà ultimato il documento di sintesi elaborato dal Tavolo di Sviluppo costituito da Provincia, Regione con l'Assessore Canzian e Confindustria Ascoli, frutto degli incontri e della consultazione con tutti gli enti e le forze politiche, sociali ed economiche del territorio.
Tra le priorità infrastrutturali si chiede di attivare il cantiere di 250 milioni di euro della Salaria, con il progetto esecutivo già pronto di 2 milioni e mezzo di euro che langue nei cassetti da 3 anni, il completamento della Mezzina, la circonvallazione di San Benedetto del Tronto, e la sistemazione della ex SS 78; tutte opere pubbliche in grado di generare effetti positivi per le imprese locali e l'indotto".

"La politica deve affrontare i problemi di questo territorio e dare al più presto risposte concrete ed efficaci ad una crisi che rischia di degenerare dal punto di vista sociale - ha evidenziato il consigliere Corradetti - siamo pronti a dare il nostro contributo e siamo vicini e solidali a quei lavoratori che hanno un reddito unico e che vedono messo in discussione il futuro senza contare una disoccupazione giovanile che a livello locale sfiora il 35%".

Anche il consigliere D'Erasmo ha sottolineato la complessità del momento e la necessità di agire in fretta chiedendo "di sostenere il lavoro con progetti concreti per l'internazionalizzazione delle nostre imprese e il sostegno a settori con spazi di crescita e nuova occupazione come il turismo, l'agricoltura ed altri comparti di eccellenza locale".

"Il Piceno non può e deve essere più un territorio bistrattato e dimenticato - ha affermato il consigliere Mercuri - chiediamo ascolto e interventi concreti a Roma e alla Regione Marche anche sul delicato fronte della sanità dove non devono esserci ulteriori tagli o penalizzazioni".  

Infine il consigliere Bianchini ha posto l'accento "sul problema dell'artigianato di questo territorio: tante piccole imprese stanno scomparendo e c'è necessità di interventi regionali e statali non solo per chi apre nuove attività, ma anche per sostenere le piccole aziende in difficoltà".