Qualcuno della maggioranza aveva anche pensato che ci sarebbe stato un voto unanime visto che erano stati approvati all'unanimita emendamenti redatti insieme all'opposizione e approvati all'unanimità.
Alla fine però, come dicevamo, ci sono state 9 astensioni. Gli emendamenti presentati relativi alla tutela degli ex lavoratori della Sgl Carbon e alla sicurezza che la bonifica venga realizzata in modo perfetto.
Così la richiesta di alcuni nel Pd che ieri sera in assemblea avevano chiesto che i consiglieri del Partito Democratico uscissero al momento del voto non ha avuto esito.
In assemblea, dopo l'intervento di Franco Gaspari, presidente di Restart Spa invitato dal segretario comunale del Pd Giuseppe Pizi per spiegare agli iscritti il piano di riqualificazione, si sono levate da parte di alcuni (Girardi, Romanucci, Mariani, Casini) richieste di riduzione della volumetria della parte residenziale.Una sorta di messa in discussione di un progetto che va avanti dal 2006. Un progetto che, ha ricordato Antonio Canzian, era stato sottoscritto dalla Regione Marche con il presidente Spacca e il vice Agostini, la Provincia di Ascoli con il presidente Rossi e il vice Mandozzi. Insomma per Canzian il Pd ha investito molto su questo progetto e non può certo ora lasciarlo in mano al centrodestra.
Ieri sera nell'assemblea del Pd un intervento su tutti ci ha colpito, quello di un'iscritta: Rossi.
Un intervento permeato da una controllata situazione personale (suo marito è un ex lavoratore Sgl Carbon senza lavoro e senza pensione.
Come lui ce ne sono altri 25. Per 20 di loro c'è da attendere ancora 10 anni prima della pensione. Problemi reali, senza strumentalizzazioni. La democratica Rossi ha dato una lezione di coerenza nonostante una situazione di disoccupazione del marito. Ha parlato di futuro della città e del territorio che il Pd ha visto in questo progetto quando lo ha sostenuto.
E ci è parso invece che una parte del Pd si sia improvvisamente "grillizzata" sul progetto di riqualificazione dell'ex Carbon. I motivi? Alcuni come Mariani probabilmente debbono sedare il senso di colpa per aver votato a favore in Consiglio comunale, a suo tempo, nel far restare per 25 anni la Sgl Carbon, l'Elettrocarbonium allora, in quella zona dove ha inquinato e dato lavoro. Ed è per quest'ultimo motivo di certo che Mariani come altri votarono per il mantenimento della fabbrica degli ipa.
Ora però occorre guardare avanti. L'economia non ha certo bisogno di altri freni visto il periodo.
Occorrono idee e una volta che qualcuno, Restart in questo caso, società di ascolani per giunta, si assume un rischio dettato certo dall'essere imprenditorii e quindi alla ricerca di giusto profitto, ma soprattutto da una grande voglia di fare qualcosa per gli uomini e le donne di questo territorio, si deve fare squadra per uscire da questo guado del quale è difficile vedere i confini.
Strumentali lotte di retroguardia, ricordi sbiaditi di Commissioni come la Borghini, critiche basate su notizie poco verificate saranno utili forse per voglia di emergere politicamente e per qualche poltrona non certo per le speranze di nuovo sviluppo di un territorio come il Piceno e per i suoi giovani.