Map: Celani salvaguardi onore e dignità di Ascoli

Map: Celani salvaguardi onore e dignità di Ascoli

Non accetterà azioni dilatorie sui debiti che Fermo ha nei confronti di Ascoli

Così una nota del coordinamento provinciale del movimento.
"Infatti può ritenersi valida l’ipotesi di estinzione di mutui ed il pensionamento di personale che non verrà reintegrato. Da questo si avrebbe un risparmio di circa 20 milioni di Euro. Più aleatoria è sembrata l’ipotesi di vendita immobiliare visto che la ventilata alienazione di parte dell’azienda agricola del Marino presupporrebbe una variante urbanistica al comune di Ascoli ancora da pianificare.
Si accetta di buon grado, anche se per la verità scontata,  la soluzione di non prendere in considerazione tagli al personale o agli stipendi di esso.
Il MAP però conferma che eventuali ipotesi sul personale  non possono essere prese in sede di piano di riequilibrio in quanto sarebbero valutazioni da fare per la stesura del bilancio di previsione, in quanto rappresenterebbero risparmi strutturali e non “ una tantum”.
Per questo il Movimento in quella sede, che è forse l’appuntamento campale per il futuro dell’Ente, conferma che non accetterà tagli indiscriminati al personale  e comunque soluzioni già preconfezionate per poi fidare, come già accaduto, sui componenti di maggioranza del Consiglio per l’ennesimo atto di fede e di lealtà.
IL MAP, pur riconoscendo il lavoro e l’impegno dell’Assessore Crescenzi e dell’ufficio economico e finanziario, auspica che tutte le soluzioni proposte vengano analizzate preventivamente in maggioranza dove verrà  confermata la necessità di salvaguardare in bilancio, oltre che il personale a partire dalle categorie economicamente meno avvantaggiate, quelle risorse minime per le attività dei propri assessorati.
Nel contempo il MAP si rammarica che, anche nell’ambito della maggioranza, non sia stati presi in considerazione tutti quegli atti amministrativi proposti dal MAP stesso, volti a lenire i danni derivanti dalla divisione della provincia.
E’ oramai arcinoto che oltre ai tagli del governo Monti e al pagamento delle sentenze della causa Rozzi ed altre, mai negoziate tempi addietro, il disagio che contraddistingue questa provincia è dovuto alla famigerata divisione ed ai criteri utilizzati, alcuni dei quali peraltro ufficializzati dalla Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto 2010.
Ciò a dimostrazione che gli appelli del MAP, allora nel silenzio generale, non sono state mosse prelettorali bensì timori che ad oggi si rivelano fondati e per i quali ora dovranno  pagare tutti, dai fornitori che attendono con ansia, ai dipendenti in comprensibile agitazione.
Per questo il MAP non accetterà azioni dilatorie sui debiti che Fermo ha nei confronti di Ascoli, in particolare sulle rate di mutuo, sulla quota spettante riguardo la causa Rozzi e sulla quota inerente il risibile ( risibile!) rimborso di tre milioni di Euro per i 48 dipendenti rimasti in carico ad Ascoli.
Per questo invita il Presidente Celani ad un atteggiamento, nei confronti della provincia Fermana, che salvaguardi onore e dignità alla comunità ascolana già fiaccata, e le difficoltà di bilancio lo attestano, da questa allucinante divisione" .