Olivieri: Parco marino solo spot pubblicitario

Olivieri: Parco marino solo spot pubblicitario

Spot che, alcune parti politiche, stanno ormai cavalcando da anni mettendolo, all’occorrenza, in vetrina. Succede in ogni campagna elettorale e, guarda caso, ecco che rispunta anche in questi giorni. Non ho paura di affermare che sono contrario al Parco Marino, per più di un motivo.
Si parla di favorire il turismo senza cognizione di causa. In che modo il Parco Marino favorirebbe l’impresa turistica se dalle nostre parti mancano sia i fondali che specie faunistiche di interesse eco-turistico? Si vuole creare una realtà più degna di un arcipelago a bassa densità abitativa ed industriale piuttosto che ad una fascia costiera estremamente popolata e ricca di aziende.
Per non parlare dell’economia. Si bloccherebbe tutto. A partire dalla pesca, settore in crisi che va assolutamente rilanciato.
Ci sono delle categorie che lavorano a ridosso della costa che, dopo anni di sacrifici finalizzati proprio ad un’autoregolamentazione dello sforzo di pesca, vedrebbero chiudersi spazi di mare in alcuni casi vitali per la loro sopravvivenza.
E’ normale, in tempo di crisi economica, limitare attività commerciali, come le imbarcazioni della piccola pesca, del 30 per cento? No. Eppure è proprio quello che il Parco Marino andrebbe a fare. C’è poi tutta una serie di aspetti per i quali una simile realtà, in questo territorio, è assolutamente infattibile.
E lo sa anche chi, da anni, tira fuori il Parco Marino come simbolo di partito quando c’è da sventolare la bandiera dell’amore verso il territorio.
E’ uno spot elettorale. Ed è evidente visto che siamo di fronte non ad uno strumento promosso e progettato dagli operatori del territorio, ma ad un progetto politico che non vedrà mai la luce.