Il sindaco Guido Castelli ha ritirato tutte le deleghe in capo all'assessore dopo una conferenza stampa nella quale lo stesso Aliberti aveva annunciato: "La nostra città di Ascoli avrebbe potuto ospitare una delle tappe del tour di Marco Mengoni, l'ultimo vincitore di San Remo, ma l'Amministrazione comunale non ha voluto spendere 5000 euro per fermare la data". Eppoi dichiarava che avrebbe rimesso la delega al contenzioso per: "Motivi gravissimi. Vista la gravità, sarà il Sindaco eventualmente a rivelarne i contenuti due procedure che non sono state sottoposte alla sua (di Aliberti, ndr) attenzione".
Era da tempo, dal defenenestramento dell'assessore Travanti che la cosa va avanti. Era noto che Castelli avesse ormai una fronda all'interno della sua giunta (Travanti-Aliberti). Alcuni dicono che sia nata sulla scorta di cene con parlamentari ed ex parlamentari secondo il metodo del “logora dal di dentro”.
Per quanto riguarda il contenzioso c'è comunque una parere reso in giunta dal segretario generale del Comune che evidenzia incompatibilità dell'avvocato Aliberti, in qualità di assessore, a seguire alcune cause del comune di Ascoli Piceno.
L'uscita di Travanti e Aliberti in ogni caso non cambia i numeri in Consiglio comunale poiché non c'erano consiglieri che facessero capo ai due ex assessori.
Per quanto riguarda la gestione della cultura, per quanto ci riguarda, non è con il “panem et circenses” (pane e giochi del circo) che si fa progredire una comunità e Paolo Mengoni non ci pare una grave perdita. Per non parlare dei tanti sbagli che in passato hanno fatto perdere fondi regionali per incapacità nel fare le richieste (fu l'assessore Pietro Marcolini a dirlo chiaro durante un incontro al PalaFolli). Risorse che il comune recuperò in seguito.