Ok dei Ministeri al piano di riequilibrio della Provincia di Ascoli

Ok dei Ministeri al piano di riequilibrio della Provincia di Ascoli

Giusto il ricalcolo dello sforamento del Patto di stabilità. Ora tocca alla Corte dei Conti delle Marche

La riunione si è tenuta presso il ministero degli Interni stamane. Il presidente Piero Celani, l'assessore Vittorio Crescenzi, i dirigenti del Servizio finanziario Eros Libetti e di quello Legale Carla Cavaliere, hanno incontrato Giancarlo Verde, direttore centrale per la Finanza locale degli Interni, e Salvatore Bilardo, Ispettore generale capo per la finanza delle pubbliche amministrazioni (Mef).
Sul ricalcolo dello sforamento del Patto di stabilità adottato dalla Provincia di Ascoli c'è stata la piena condivisione della logica che ha portato il Servizio finanziario e la giunta Celani a seguire il percorso delle percentuali della divisione con Fermo (56 e 43 %).
I dirigenti ministeriali hanno comunque detto che si poteva seguire anche un'altra via: quella del ricalcolo sul Consuntivo del 2010. In ogni caso, quindi, la sanzione per lo sforamento sarebbe stata favorevole ad Ascoli. Bilardo e Verde hanno chiesto come mai il Collegio dei revisori contabili non abbia sottoscritto la proposta di Piano di riequilibrio pur condividendo la logica che portava al raggiungimento degli obiettivi di risanamento.
E se lo scoglio per i revisori era quello della carenza normativa sul punto dai due Ministeri si è detto che si sarebbe sanata la mancanza di norma con un provvedimento amministrativo. La Provincia di Ascoli ha lasciato tutta la documentazione a Bilardo e Verde compreso il parere della Corte dei Conti delle Marche che condivide la penalizzazione subita da Ascoli nel calcolo dello sforamento del Patto di stabilità sulla base dei consuntivi a partire dal 2006.
La posizione della Corte dei Conti marchigiana ha favorevolmente colpito i direttori dei due Ministeri. Il loro consiglio infatti è quello di instaurare un rapporto di collaborazione con la Corte dei Conti regionale perché è questo l'organo di controllo che poi dirà l'ultima parola sulla congruità del Piano di riequilibrio.
La Provincia di Ascoli sta percorrendo un binario semplificato rispetto a quello di altre realtà provinciali alle prese con i piani di riequilibrio.
Perché nonostante ci sia una circolare della Corte dei Conti nazionale che esprime un orientamento teso a favorire il percorso dei Piani, le Corti regionali spesso decidono in dissenso e in piena autonomia dagli input centrali. Nelle Marche per fortuna si è compresa la logica della corretta interpretazione finanziaria sul patto di stabilità e quindi la relazione positiva al Piano di riequilibrio piceno che partirà dal ministero nei prossimi giorni e potrà conseguire anche l'ok dei revisori contabili, dovrebbe per logica conseguenza anche l'imprimatur della Corte dei Conti marchigiana.Il dottor Eros Libetti sta preparando la relazione per la Corte regionale con la quale è previsto un incontro il 23 aprile.