Nelle Marche il Partito democratico non è da meno. Si è visto nell'elezione dei grandi elettori in Consiglio regionale.
A votare per il nuovo Capo dello Stato dovevano essere per la maggioranza di centrosinistra il presidente della giunta Gian Mario Spacca e il capogruppo PD Mirko Ricci, invece è bufera: Spacca viene eletto solo nella seconda votazione insieme a Vittoriano Solazzi. Ricci digiuna. Non è finita.
Due esponenti del PD incontrano il presidente Spacca per chiedere con grande fermezza la testa di due assessori della sua giunta: Antonio Canzian e Almerino Mezzolani, attuale vice presidente. Una mossa che avviene alla vigilia di un probabile rimpasto di giunta. I due esponenti del PD avrebbero fatto le richieste a Spacca a nome del partito. §
Ma è proprio così ?
Con un PD messo nelle condizioni che l'elezione dei grandi elettori ha evidenziato la domanda è più che legittima. Sorprende il fatto che, dopo il risultato politico scaturito dalle elezioni di febbraio, nei partiti, nel PD in questo caso, i politici non abbiano ancora capito cosa stia avvenendo nel nostro Paese.
Poi gli stessi politici se la prendono con il Movimento Cinque Stelle. Beh dopo “performance” come queste del PD marchigiano che i cittadini prendano sempre più distanza dal vecchio modo di fare politica diventa sempre più comprensibile. Certi comportamenti sono sintomi palesi di scarso spirito di servizio civico mentre la realtà sociale marchigiana non è affatto rassicurante e chiederebbe altro modo di spendere energie.
In tanti attendono risposte alla richiesta di Spacca al governo per colmare il gap delle risorse per la Cig in deroga. Sorprende che si siano già dimenticati i tre suicidi di Civitanova Marche e le cause che li hanno determinati. Nel PD marchigiano sembra interessi di più la collocazione personale: sempre più in alto, ma non in montagna come recitava un vecchio spot, in posti di potere.
Che poi si sia in grado di esercitarlo in favore dei cittadini è tutto da dimostrare.