Proponendo inoltre un “governissimo” PD – PDL che dovrebbe fare quello che ha proposto il M5S (nuova legge elettorale, dimezzamento dei membri del parlamento, riduzione degli stipendi ai parlamentari, abolizione delle province, eliminazione finanziamenti ai partiti, ecc.) in campagna elettorale.
In città il partito democratico pur avendo avuto una flessione con una emorragia di consensi verso il movimento cinque stelle, ha ottenuto un notevole vantaggio sul centrodestra e faccio notare che al Senato siamo il primo partito (ahimè non siamo riusciti ad attrarre il voto giovanile nonostante il forte impegno dei giovani democratici).
Per avere un consenso giovanile, i giovani vanno considerati parte integrante di un progetto politico e non chiamati solo in occasioni elettorali pensando che si mettano a disposizione di un gruppo di coetanei con assetti ed incarichi già precostituiti.
Non siamo riusciti, purtroppo, a convincere i giovani a votare PD, ma in gran parte hanno preferito il movimento di Grillo.
Sono certo che questo fatto indurrà sicuramente ad una approfondita riflessione i nostri Giovani Democratici ai quali è stato dato un ruolo preponderante in campagna elettorale da parte dei nostri candidati.
Alla luce degli ultimi risultati elettorali sono ancor più convinto che ad Ascoli il centrosinistra deve ripartire dai partiti e liste civiche che appoggiarono il nostro candidato sindaco nel 2009 (col 49,26% perdemmo per una manciata di voti, oggi la coalizione che appoggiò Castelli s’è attestata al 28%) facendo ogni sforzo affinché a quel quadro si aggiunga il M5S.
A livello nazionale, regionale e locale è venuto a crollare il cosiddetto modello Marche che, ad onor del vero, aveva creato nel nostro partito più problemi che entusiasmi.
L’IDV è sparita prima delle elezioni e l’UDC è pressoché scomparso dopo questa tornata elettorale.
Gli elettori riescono sempre a fare sintesi meglio di certi politici che antepongono logiche di interesse personale rispetto al comune sentire.
La coalizione di centrosinistra ha ottenuto il miglior risultato elettorale rispetto alle altre, pertanto ha il dovere di proporre al paese un programma ed un governo.
Il passaggio è delicato ma è quello che Pierluigi Bersani, giustamente, sta facendo.
Ritengo che, in questo momento più che mai, occorre far sentire forte e chiaro il sostegno convinto del partito al nostro segretario impegnato in questo difficile compito.
Se Bersani non è stato il miglior attore nel circo mediatico della campagna elettorale, è sicuramente il più capace a dare prospettive credibili al paese, per questo motivo va sostenuto.
Appaiono perciò deleterie, in un momento cosi delicato, le manifestazioni di Bersaniani pentiti e di propugnatori di linee politiche personali.
Voglio ricordare a tutti che non stiamo parlando di formazioni calcistiche ma del futuro dell’Italia: in momenti del genere occorrono cautela e serietà.
Con lo stesso principio, cioè quello della non delegittimazione dei ruoli, invito tutti coloro che vogliono darci una mano per le prossime amministrative ad Ascoli a lasciare che sia l’unione comunale cittadina del PD a guidare i processi di costruzione di programmi ed alleanze politiche, come peraltro chiaramente previsto dalle regole del nostro partito.
Ovviamente ogni contributo, concertato col partito ascolano, sarà ben accetto.