Ritengo opportuno e doveroso che una forza politica quale è il partito democratico, che si presenta alla Nazione come forza di governo, si impegni in una riflessione sul risultato ottenuto alle elezioni politiche 2013 con senso di forte responsabilità proprio in un momento così delicato.
Sarebbe limitativo evidenziare esclusivamente il dato percentuale in relazione al numero degli eletti in parlamento che, grazie ad una legge elettorale fasulla, assegna al PD un premio di maggioranza alla Camera assolutamente non utile a governare il Paese. Il movimento 5 stelle è risultato in assoluto una forza vincente che ha rappresentato un robusto malcontento radicato nei cittadini e che il PD non ha saputo sempre monitorare ed interpretare.
Se molti giovani e molti cittadini hanno seguito Grillo in tante piazze e lo hanno sostenuto con il loro voto, è sicuramente dovuto al fatto che alcuni segnali chiari di cambiamento li ha saputi veicolare meglio di quanto non abbiano fatto i partiti tradizionali. Ricambio della classe dirigente, nuova legge elettorale, riduzione drastica dei costi della politica, nuove politiche per il precariato e per le classi più deboli.
Alcuni di questi temi sono stati più volte annunciati dal pd ma mai realizzati. Mi sembra opportuno ricordare che il fenomeno Grillo aveva già superato un test in maniera soddisfacente nelle scorse amministrative, eleggendo anche sindaci e nuovi e giovani amministratori.
Inoltre, è doveroso ricordare che gli elettori non accolgono di buon grado proposte legate a schemi o modelli partitici spesso avulsi da programmi coesi e condivisi con i territori.
Sulle dichiarazioni di Palmiro Ucchielli, segretario regionale Pd delle Marche, sono state avanzate critiche o correttivi che, per quanto mi riguarda, non richiedono rottamazioni di alcun genere.
Mi fa ben pensare e mi aspetto, come peraltro emerso dall’esecutivo svoltosi venerdì scorso, che la discussione si concretizzi in una rimodulazione di un analisi forse troppo ottimistica del risultato del voto, attraverso la quale siano tracciate altresì le basi per l’avvio di un forte rinnovamento del partito, nelle persone che lo incarnano, nei metodi utilizzati e nei contenuti da mettere in atto.