Pd, inizia lo scarica barile

Pd, inizia lo scarica barile

Nel Piceno si scarica Bersani dopo aver blindato Primarie e ci si è scelti i concorrenti

Quello che però sconcerta è che  dirigenti di partito che si sono schierati come una testuggine romana con Bersani (spesso rivolgendosi a Renzi con parole e considerazioni indecorose per un compagno di partito), oggi, improvvisamente, scoprano che “con Renzi il Pd avrebbe vinto”.
Il “Gattopardo” rimane evidentemente un testo sempre attuale!
Sono gli stessi, peraltro, che chiedono le dimissioni di questo o di quello dimenticando di essere stati da sempre parte integrante di questa classe dirigente.
Troppo comodo, come avvenuto nel Piceno, aver blindato le primarie, essersi scelti i concorrenti, aver incassato il risultato ed ora “scaricare” Bersani.
Dove era questa stessa classe dirigente quando bisognava fare una nuova legge elettorale, ridurre il numero dei parlamentari, riformare il finanziamento pubblico dei partiti, abolire la miriade di Enti, utili solo a sistemare esponenti di partito! Hanno mai provato a fare un giro nei mesi scorsi tra i cittadini normali e ascoltare quello che dicevano dei partiti, dei sindacati, della politica! Si è compreso che il confronto, o meglio, lo scontro per molti elettori non era tra destra e sinistra, ma tra chi era dentro il palazzo e chi era fuori?
Certo: in queste posizioni c’è anche una dose di qualunquismo!
Ma è innegabile che anche gli avvenimenti poco edificanti degli ultimi tempi hanno alimentato il fuoco di chi diceva “sono tutti uguali”.
E ancora. I nostri Giovani democratici si sono chiesti perché proprio i giovani che essi dovrebbero interpretare e rappresentare hanno votato in prevalenza il M5s?
In tale contesto, però, l’aspetto più inquietante non è l’exploit, peraltro previsto, del M5s, ma il risultato di Berlusconi che, nonostante sia stato l’artefice del disastro italiano e il protagonista di squallidi siparietti, continua ad intercettare la pancia e gli istinti primordiali di una parte del Paese sempre più individualista ed egoista.
Certo, nonostante qualche scienziato fuori dal tempo proponga un governo PD-PDL e similari, ora l’unica reale, seppur difficile prospettiva è quella di verificare la disponibilità del M5s a condividere 4-5 riforme: il conflitto d’interesse, la legge elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riduzione delle indennità, la revisione del finanziamento pubblico ai partiti, misure a sostegno del lavoro e dei giovani.
E sarebbe già una rivoluzione!  Infine, per parlare di cose a noi più vicine, ho notato che in questi giorni importanti esponenti del mio partito mostrano particolare attenzione per Ascoli Piceno, dove peraltro il Pd si è comportato meglio, e molto meno per il resto del territorio dove, mi pare, siamo più in difficoltà! Sono contento, ma spero che lo facciano con uno spirito diverso rispetto al 2009 quando il loro interessamento non fu, come tutti ricordano, molto utile per conquistare l’Arengo…!