Molti cittadini già gli riconoscono questa indiscussa dote che ha chiaramente manifestato sin dagli albori del suo mandato politico.
Ma il tempo delle magie oscure sta giungendo al termine poiché tanta gente, anche se a forza e con fatica, si sta destando dal lungo sonno ipnotico nel quale, per decenni, era sprofondata.
Nuovamente, attraverso questo scritto, intendiamo ricordare ai cittadini, come sono andate realmente le cose.
Questa amministrazione, con a capo il Sindaco Gaspari, ha tenuto nascosto per ben tre mesi la notizia sullo stoccaggio gas, guarda caso in concomitanza con le passate elezioni comunali del 2011; non hanno avvertito la popolazione, come invece competeva loro a seguito di chiari e indiscutibili obblighi di leggi Italiane ed Europee.
Non hanno fatto il loro dovere in merito all’informazione che invece avrebbero dovuto offrire ai cittadini, puntuale, precisa, trasparente.
Ricordiamo che se nel novembre 2011 alcuni cittadini “Cinque Stelle” non si fossero recati dal Prefetto per chiedere il rispetto e l’applicazione di tutte le leggi che, anche in Italia, regolano questo tipo di impianti, il progetto sarebbe stato accolto ed approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 1° dicembre di quello stesso anno. Ben altra storia rispetto a quella che spudoratamente oggi viene raccontata, senza alcun rispetto per la verità e del reale svolgimento dei fatti. Ne comprendiamo la”necessità” ma ne confutiamo fermamente la veridicità.
Fin dal primo incontro pubblico che si svolse nella palestra dell’Agraria, a cui partecipò anche la Gas Plus, fummo sempre noi cittadini Cinque Stelle a chiedere un necessario approfondimento/studio della documentazione tecnica presentata dai proponenti del progetto, ma questo nostro invito non fu immediatamente accolto, anzi, venne letteralmente “dimenticato”.
Tornati alla carica sei mesi dopo con la proposta di un’indagine ambientale da parte di un’azienda leader nel settore, ricevemmo un ulteriore rifiuto da parte del primo cittadino, questa volta giustificato da banali e inconsistenti motivazioni. Solo dopo esserci rivolti alla stampa per denunciare questo ennesimo anomalo comportamento, l’amministrazione decise, di affidare ai tecnici di Terre.it l’incarico di studiare e valutare i rischi e i pericoli di questa realtà industriale, che dal nostro canto ritenevamo e riterremo sempre essere inconciliabile in un ambito territoriale cittadino. In quanto alla Commissione capeggiata dal Prof. Cappelli e al “gruppo vacanze” in quel di Minerbio, non possiamo che ribadire ciò che la crudele evidenza del terremoto dell’Emilia ha poi chiaramente svelato: non c’è niente di sicuro in ciò che alcuni vogliono invece far passare per consuetudine consolidata dall’esperienza. I tanti pericoli esistono, nostro malgrado e sono, a dir poco, incontrollabili.
E dei sette mesi di “fermo deposito” presso gli uffici della Regione Marche dei documenti Gas Plus contenenti i riscontri rispetto alle osservazioni dalla Commissione del Prof. Cappelli, alla relazione prodotta dallo spin-off dell'Università di Camerino Terre.it, alla relazione tecnica da noi redatta e allegata, ci siamo già dimenticati? A sentire le parole del Signor Sindaco sembra proprio di si.
Alla luce di tutti gli accadimenti sullo stoccaggio gas “San Benedetto” che si sono succeduti in questi due anni, ci sembra paradossale, quasi impossibile, essere chiamati a ribadire con determinazione, esattamente il contrario di ciò che afferma il nostro Sindaco, Giovanni Gaspari.
Tant’è che se al suo posto vi fosse stata un’altra persona, un cittadino sambenedettese qualunque, questo progetto, dopo aver visto la luce, sarebbe morto sul nascere e non ci sarebbe stato spazio per tutte le ambiguità e ombre che, contro la volontà della maggior parte dei cittadini sambenedettesi e non, continuano malevolmente ad incombere sulle sorti future della nostra città e del nostro territorio. “Nostri” perché li amiamo e non perché ci appartengono.
Ma il tempo delle false illusioni è terminato, il sipario è calato e la resa dei conti è vicina.