É bene che si sappia che negli ultimi anni, il Comune di Ascoli Piceno e le sue partecipate Ascoli Servizi Comunali e Piceno Gas, hanno fatto ricorso spesso e volentieri a procedure non ortodosse che rischiano di stabilizzare alcuni soggetti in assunzioni a tempo indeterminato senza concorso ed ovviare eventualmente a percorsi di maggiore garanzia legislativa. Tali anomalie sono state più volte oggetto di contrasto tra il sottoscritto e alcuni amministratori, ma la richiesta di chiarimenti è rimasta puntualmente disattesa. Desta meraviglia (ma non più di tanto) l'assoluto silenzio al riguardo delle rappresentanze sindacali e dell'opposizione consiliare atea ed il fatto che alcuni di questi soggetti provvisoriamente in forza dei relativi enti a ricoprire i posti di lavoro suddetti si sono avvicinati, tesserandosi, al PDL nei tempi sospetti del congresso per le nomine dei coordinatori provinciali e comunali.
Alla luce di tutto questo il concorso indetto dalla Ascoli Servizi Comunale appare una foglia di fico finalizzata a dare una parvenza di "democraticità e trasparenza" all'amministrazione che invece, nelle vicende di cui sopra, ha agito secondo metodologie non ortodosse.