"Deprimente, sconsolante, inquietante. Sono questi i primi giudizi che ci sentiamo di dare sul teatrino che si sta allestendo davanti agli occhi della città, da parte del centro destra ascolano.
Recriminazioni minacciose, tardive accuse reciproche, nuovi posizionamenti, in pieno stile da fine prima repubblica o, peggio, da Basso Impero romano: questa è l'immagine che sta dando di sé, la classe dirigente che è capo dell'amministrazione della città.
A capo, appunto, perchè non c'è stata guida né governo dei problemi, in Ascoli, negli ultimi tre anni; tre anni che stanno assestando un colpo definitivo alla città già avvilita da 10 anni precedenti di inefficienza, trascuratezza, infimo livello politico.
Niente nel dibattito da retrobottega tra Sindaco e Assessore lascia trapelare la preoccupazione per la città, il pensiero per il futuro di Ascoli; le scelte vengono operate non secondo criteri di efficienza amministrativa ma dentro un
conflitto che è tutto e reciprocamente personalistico.
Dell'inadeguatezza totale dell' Assessore Travanti il Sindaco avrebbe dovuto sapere già da tempo, se non prima dell'assegnazione dell'incarico; da tempo lamentiamo la totale sciatteria e la mancanza di organicità dell'attività
politica della Giunta Castelli e il caso Travanti in questo senso è solo la punta dell'iceberg.
In questa totale deriva è davvero fuori dal mondo pensare di poter creare alternative possibili per la città staccando o incollando questo o quello, in un copia e incolla di “pezzi” vari, presi da vecchi organigrammi stantii, o rispolverando “vecchie glorie” ormai visibilmente al tramonto, in una logica di spartizione personalistica che la storia del nostro paese ha condannato ormai senza appello.
Siamo profondamente convinti che l'alternativa possibile a questo carrozzone sgangherato del centro destra passi attraverso un totale rinnovamento nei metodi, nei linguaggi e nei contenuti della politica e poi, conseguenzialmente,
nelle persone.
In una costruzione del progetto nuovo per Ascoli che parta dal basso, dalle energie e dalle risorse ancora fortunatamente presenti tra i cittadini; cercando, nei partiti ma anche nelle associazioni, nei gruppi di interesse,
tra i singoli individui, quegli uomini e quelle donne che vogliono spendere il loro tempo e le loro intelligenze per la rinascita di questa bella e sfortunata città.
Con una nuova classe dirigente che sia credibile, autentica, sganciata dai peggiori vizi di attaccamento al potere personalistico che purtroppo hanno > contraddistinto tanta classe dirigente del recente passato".