Quando i cittadini hanno la sensazione di contare davvero, si riaccende la passione politica e si esprimono con scelte chiare.
Il risultato vede prevalere Bersani che ha voluto con decisione queste primarie; è un risultato variegato a livello nazionale, articolato nei territori; tuttavia il vantaggio non è meno netto e premia chi con queste primarie non ha esitato a mettersi in discussione per aprire con serietà un confronto vero sui programmi, sulla democrazia nella coalizione, sul rinnovamento. Ovviamente non va sottovalutato l’ottimo risultato di Renzi, superiore alle aspettative, specie in alcune realtà come ad esempio le Marche, un risultato che incanala una spinta al rinnovamento della classe dirigente che deve essere assolutamente colta, buono anche il risultato di Vendola che indica la forza di una parte importante della sinistra che vuole concorrere al governo del paese e non solo alla testimonianza di sé stessa.
In questo quadro il risultato del Comune di Ascoli Piceno, governato dal centro destra, è assai positivo secondo me: grande partecipazione, alta percentuale su Bersani (47,7% rispetto al 33.9% di Renzi), maggiore rispetto al livello provinciale dove emergono le difficoltà di San Benedetto del Tronto e il risultato contraddittorio della Vallata, il che testimonia la credibilità e il radicamento di un gruppo dirigente cittadino troppo spesso oggetto di attacchi scomposti e ingenerosi.
Ora ci sarà il ballottaggio, nulla è scontato: sarà una bella ed entusiasmante sfida sui programmi, sarà ancora una settimana di confronto e di buona politica; dobbiamo tornare ai seggi, far sì che la partecipazione rimanga alta per avere un candidato premier legittimato da un forte, ampio e convinto consenso popolare: questo è il miglior viatico per vincere le elezioni politiche e portare il centro sinistra al Governo del Paese.