È quanto replica l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, alle considerazioni svolte dal consigliere regionale del Pdl. “Lo stesso Zinni afferma che le condizioni in cui si trovano le Regioni derivano dalle manovre governative, anche se omette di precisare che le difficoltà sono iniziate con quelle del Governo Berlusconi e del ministro Tremonti, proseguite poi con il Governo Monti, chiamato a risanare il bilancio dello Stato, dopo la negativa esperienza governativa del centro destra”.
Marcolini evidenzia, inoltre, che le valutazioni di Zinni “trascurano due elementi qualificanti, che da soli contraddicono le sue stesse affermazioni: vengono incrementate di 30 milioni le risorse disponibili per i settori cruciali; tralascia il Patto di stabilità verticale che consegna alle Province e ai Comuni marchigiani 82 milioni di capacità di spesa aggiuntiva. Queste sono cifre, non considerazioni soggette a interpretazioni. Non chiediamo certamente applausi, ma omettere questi due punti è veramente sorprendente”.
Marcolini affronta poi alcune questioni di merito sollevate dal consigliere: “Zinni contesta l’incremento delle risorse per l’internazionalizzazione, mentre tutte le statistiche recenti e meno recenti dicono che i settori dell’industria manifatturiera che reggono meglio sono quelli che riescono a collocare i propri prodotti all’estero, grazie all’esportazione. Mettere quindi in discussione l’aumento delle disponibilità per accompagnare le nostre imprese nell’opera di internazionalizzazione appare veramente ingrato.
Nella sanità, poi, non sono stati ridotti i servizi, proprio perché le Marche sono tra le tre regioni modello di riferimento nazionale, avendo saputo erogare prestazioni senza compromettere l’equilibrio dei bilanci.
Contrariamente a quanto affermato da Zinni, infine, non abbiamo aumentato la pressione fiscale relativa a Irpef, Irap e tributi locali, in quanto la lotta all’evasione ha consentito di recuperare risorse per sei milioni, anche queste destinate a sostenere gli investimenti produttivi”.