”La vittoria di Obama non è la risposta a tutti i nostri problemi, che invece dobbiamo risolverli in Europa, specialmente in Germania. Romney, invece, vedeva soltanto l’Europa come un covo di socialisti“.
Tagesspiegel ricorda che quattro anni fa Obama era stato celebrato nel Vecchio continente come un messia alla Casa Bianca, ma dopo quattro anni di promesse non mantenute è chiaro che si è trattato solo di un malinteso, precisa il quotidiano, elencando le delusioni sull’ambiente e la pace nel mondo. L’Europa, prosegue il giornale, farà meglio a capire al più presto che nel corso del suo mandato il nuovo presidente si concentrerà ancora meno sul destino dell’Europa e sempre più sugli interessi nazionali dell’America.
Il giornale greco To Vima sottolinea invece che “i tedeschi non vedono di buon occhio la rielezione di Obama” in quanto secondo il quotidiano ateniese Obama li disturba perché ha cercato di frenare la catastrofe greca, ma non crede che l’austerity possa salvare il paese e le economie. Obama – prosegue To Vima – ha quattro anni di tempo per decidere se gli Stati Uniti vogliono impedire all’Europa di diventare una colonia tedesca, probabilmente Obama 2 non resterà più a guardare mentre la Germania spadroneggia.
L’impegno di Obama, rileva la stampa europea,sarà quello di frenare l’impressionante debito pubblico americano. Nel tentativo di spingere la ripresa e tirare fuori gli Stati Uniti dalla crisi, il presidente ha fatto deficit di bilancio da oltre mille miliardi di dollari in ogni anno del suo mandato. Nel 2012 il passivo sarà di 1200 miliardi una cifra che fa impallidire i rigoristi della vecchia Europa e che gonfieranno il debito pubblico americano.
Washington ha ora un “comandante in capo” che non può più rinviare l’operazione di messa in sicurezza del bilancio pubblico, anche a costo di dispiacere ai banchieri di Wall Street.