La Commissione, Consiglio e Parlamento alla presenza dei capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi UE tutti invitati ad Oslo alla cerimonia di domenica 9 dicembre.Questa la decisione presa al vertice europeo di qualche giorno fa. Il premio sarà dunque messo nelle mani di Josè Manuele Barroso,Herman Van Rompuy e Martin Schultz. Questa soluzione, salomonica e collegiale, non spegne le polemiche ed i commenti critici con proposte alternative. Il Movimento Europeo e la Fondazione Rifkin che si richiama all’economista Jeremy Rifkin, quello del “sogno europeo”, hanno annunciato manifestazioni di protesta pacifiche in cento città d’Europa per il 9 dicembre.
Dal momento della decisione dell’Accademia norvegese, numerose lettere sono giunte alle istituzioni comunitarie con proposte alternative, come quella di inviare ad Oslo una delegazione di giovanissimi studenti uno per ogni Paese. In rete è stato lanciato anche un sondaggio che dopo una settimana dava queste indicazioni per mandare ad Oslo Barroso con 520 suffragi, Van Rompuy 341,Schultz 141, Lady Ashton ministro degli esteri europeo appena 22 suffragi.
Un’altra iniziativa sosteneva la proposta di mandare a ritirare il premio Pier Virgilio Dastoli presidente del Comitato Italiano del movimento Europeo. Nello stesso momento in cui Barroso riceveva 520 preferenze Dastoli ne ha avute dieci volte di più, circa 5000.
E proprio Dastoli, presente al congresso dei giornalisti europei tenutosi ad Offida ci confidava, due giorni fa, che il premio per la pace era stato richiesto ad Oslo sin dal 1995. Ci sono voluti ben 17 anni prima che arrivasse