“Un premio per tutti i 500 milioni di cittadini” ha detto il presidente della Commissione UE Manuel Barroso, aggiungendo: ”quando mi sono svegliato questa mattina non pensavo che sarebbe stata una giornata così positiva”. La notizia del premio è stata anticipata da un giornale norvegese e la notizia si è diffusa in un baleno nella sala stampa della Commissione a Bruxelles. La stampa continentale ha reagito con un mix di entusiasmo e scetticismo. Per alcuni il premio potrà incoraggiare chi ancora crede nella integrazione mentre la Suddeutsche Zeitung di Monaco commenta: “ma quale premio Nobel per la pace ad un ammasso di stati più o meno in bancarotta ed in conflitto tra loro, il cui progetto più ambizioso, l’unione monetaria, sta per crollare”.
Il quotidiano di Monaco riconosce comunque i meriti della UE nel mantenimento della pace in Europa e gli sforzi per portare un messaggio in questo senso nel mondo.
Il presidente del Comitato per il Nobel, qualche giorno fa, aveva annunciato che la scelta di quest’anno avrebbe scatenato polemiche e sicuramente sarà così perché la UE è nell’occhio del ciclone. Il giornale spagnolo El Pais ricorda che la Norvegia, paese che assegna il premio,ha rifiutato ed ha respinto l’adesione all’Unione Europea nei due referendum del 1972 e del 1994 e che ancora oggi, secondo sondaggi, tre norvegesi su quattro rifarebbero la stessa scelta.
La cerimonia di consegna del premio, consistente in una pergamena ed un assegno di 900 mila euro, si svolgerà ad Oslo lunedì dieci dicembre e già si fanno ipotesi su chi ritirerà ufficialmente il premio. I più accreditati sono: il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, l’alto rappresentante per la politica estera, la baronessa britannica Catherine Ashton, Barroso presidente della Commissione Ue così come Martin Schultz presidente dell’europarlamento. Non è escluso che nel vertice europeo del 17 e 18 ottobre gli stessi leader dei 27 Paesi possano indicare chi ritirerà il riconoscimento. Staremo a vedere, in questo momento di grave crisi, che fine faranno i 900 milioni di euro. Non è facile mettere d’accordo un condominio di 500 milioni di cittadini.