Chi non ricorda le parole del Presidente Merli e della sua equipe nel Consiglio Generale della primavera scorsa, quando presentarono una Delibera, facendola approvare dai loro sostenitori, con cui chiedevano di essere autorizzati a trasferire gli impianti della depurazione al gestore del Servizio Idrico Integrato e cioè alla spa CIIP entro e non oltre il 30 giugno 2012 e cioê circa più di tre mesi fa? E chi non ricorda che quel trasferimento, a dire del CdA del Piceno Consind, sarebbe dovuto avvenire con cessione in proprietà e quindi dietro il pagamento di un determinato corrispettivo da parte della SPA CIIP? E quanti fecero finta di non capire che i soldi che si volevano ricavare da quella cessione sarebbero serviti per acquietare gli appetiti del creditore Picena Depur? E per questo il sottoscritto chiese a che punto era la trattativa tra il Piceno Consind e la Picena Depur e se non fosse stato necessario prima chiudere i conti con quella e poi verificare il quantum da chiedere alla SPA CIIP , sottolineando peraltro il fatto che quegli impianti potevano essere ceduti solo a titolo gratuito.
Mi risposero che le due situazioni ( da morire dal ridere...se la vicenda non fosse seria...) non erano collegate e che avevano fatto proporre un quesito alla Regione per essere autorizzati a vendere gli impianti alla SPA CIIP ...e intanto giravano voci sulla cifra che pretendevano dalla stessa CIIP: milioni di euro come noccioline che non solo avrebbero risolto ogni questione con la Picena Depur ma che avrebbero consentito il rilancio dell'Ente e di pari passo c'era chi in Regione faceva promulgare ed appoggiava una Proposta di Legge che avrebbe consentito ai dipendenti Consind di essere assorbiti con peculiare attenzione dai Comuni e dalla Provincia che trovavano ambito nel Piceno Consind (...come se lo stato di decozione dell'Ente fosse riconducibile ai dipendenti?).
A fronte di ciò, quanto alla Legge Regionale, il Consiglio dei Ministri l'ha impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale chiedendone la censura per la violazione dell'art.97 della Costituzione, mentre in ordine alla cessione da farsi entro il 30 giugno 2012, la Regione Marche, invitata dall'AATO n.5 ad interpretare l'art.29 comma 20 delle NTA del PTA approvato con la Delibera n.145 del 26.1.2010 del Consiglio Regionale delle Marche, ha evidenziato senza dubbio di sorta che il Consind deve trasferire gli impianti al gestore del Servizio Idrico Integrato,e,cioè alla spa CIIP, ma lo può fare solo a titolo gratuito senza poterne ricavare neanche un euro...
Che dire a questo punto? Solo ricordare a Merli ed al suo CdA che in quei due Consigli Generali tenutisi prima dell'estate dissero che se il parere della Regione non li avesse confortati se ne sarebbero andati a casa. Ecco a questo punto è proprio ora che preparino le valigie.