"L’ipotesi di riordino approvata dal CAL – ha dichiarato a caldo il presidente Antonio Pettinari – è il risultato importante da ascrivere a tutti coloro che hanno alacremente lavorato in queste settimane e condiviso un’impostazione non di parte, né di sostegno ad una bandiera rispetto ad un’altra; bensì ad un’impostazione che attiene al vero obiettivo da raggiungere. Obiettivo che non è quello di salvare solo una provincia, ma quello di salvaguardare un’organizzazione territoriale costruita in oltre un secolo di storia e che è diventata oggi un punto di riferimento sociale, economico e sul piano dei servizi. Non dobbiamo parlare di vittoria di una provincia sull’altra, ma una decisione che guarda alla governabilità dell’intera regione e della comunità. Il territorio marchigiano che nel tempo si è strutturato in aree vaste omogenee ha contribuito a far nascere quel “modello marchigiano” che tanti successi ha avuto in svariati campi e che molti ci invidiano. Con la nostra proposta abbiamo voluto ribadire questo e la grande maggioranza del CAL si è riconosciuta su di essa. La proposta maceratese è stata una proposta di respiro regionale e niente affatto localistica, né campanilistica, né di bandiera.
Di tutto questo – ha dichiarato ancora Pettinari – debbo dare ampiamente atto a tutte le forze politiche, economiche e sociali che hanno dimostrato la capacità di coesione e di fare squadra del nostro territorio.
Ora tocca alla Regione portare avanti il mantenimento dell’omogeneità e dell’identità delle aree vaste che essa stessa nel tempo ha preso a base delle propria programmazione territoriale. Sarà la Regione nelle prossime settimane a doversi fare interprete della deliberazione del CAL nei confronti del Governo e del Parlamento a cui spetterà l’ultima parola.